In Abruzzo aumentano le truffe agli anziani, una ogni due ore, il record a Pescara: i dati preoccupanti emergono da uno studio della Confartigianato.
In Abruzzo, nel 2014, 4.279 anziani di 66 anni ed oltre sono stati vittime di truffe, rapine e furto; un ritmo pari ad una vittima ogni due ore. Su 100mila abitanti si contano, tra le persone con più di 66 anni, 299 vittime di furti, 18 vittime di truffe e 4 vittime di rapine, per un totale di 321 persone coinvolte. L’Abruzzo, però, se la passa meglio dell’Italia (433 vittime su 100mila abitanti) e di altre regioni, classificandosi al 13esimo posto della graduatoria nazionale, guidata da Emilia Romagna (642), Piemonte (616) e Liguria (613) e chiusa dalla Basilicata (144).
A scattare la fotografia della situazione reati e anziani nelle quattro province è Confartigianato Abruzzo, che ha condotto un approfondimento su un’elaborazione del Centro studi dell’associazione nazionale, basata su dati del Ministero dell’Interno e dell’Istat.
L’elevata presenza di nuclei familiari composti da solo un anziano o da due anziani soli, cioè il 24,4% delle famiglie abruzzesi – rileva l’indagine – abbassa la ‘difesa naturale’ delle potenziali vittime. Il totale delle persone di 66 anni e più che, nel 2014, in Abruzzo, sono state vittime di reati è pari a 6.003: di questi 4.279, cioè il 71,3%, sono stati vittime di furti (3.990), truffe (236) e rapine (53). Il totale dei tre reati, tra il 2013 e lo scorso anno, è aumentato del 7% (+7,4% in Italia): furti +6% (+7,7% in Italia), rapine +6% (-1,8%) e truffe +27,6% (+4,8%).
A livello territoriale, registra l’incidenza più significativa la provincia di Pescara, con 383 vittime ogni 100mila abitanti: 352 furti, 26 truffe e 5 rapine. Il Pescarese, 44esima provincia in Italia, conta 1.235 vittime, con un aumento dei reati pari al +4% ed una crescita esponenziale delle sole truffe, pari al +76,6%. La provincia di Teramo, 58esima in Italia, fa registrare 346 vittime ogni 100mila abitanti (324 furti, 19 truffe e 3 rapine) e 1075 vittime complessive, con un aumento medio dei reati del 5,8%, che arriva al +26% nel caso delle truffe. Il Chietino, 63esima provincia italiana, registra un’incidenza di 333 vittime (315 furti, 14 truffe e 3 rapine) e 1.312 vittime complessive, con un aumento dei reati pari al +21%. In provincia dell’Aquila, 92esima posizione, si contano, infine, 214 vittime ogni 100mila abitanti (198 furti, 13 truffe e 3 rapine) e 657 vittime complessive, con una flessione media dei reati – unico caso negativo in Abruzzo – pari al -7,7%; aumentano, però, le truffe, che registrano il +41,4%.
“La nostra associazione è impegnata da anni sul fronte della sensibilizzazione – commenta Ulderico Di Meo, presidente dell’Anap Abruzzo, l’Associazione pensionati della Confartigianato – fornendo informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati e prevenire i reati, come testimoniano le numerose campagne antitruffa che, anche nella nostra regione, si svolgono ogni anno. Nel corso di tali incontri, però, sono emersi, con particolare evidenza, i problemi legati alle scarcerazioni facili e alla necessità di certezza della pena, che, come dimostrano questi dati, si ripercuotono in primo luogo sulle categorie più deboli, quale è quella degli anziani”.