Il gip del tribunale di Pescara ha disposto l’archiviazione della posizione di Nunzio Mancinelli, 49 anni, indagato nell’inchiesta sull’omicidio di Antonio Bevilacqua, il 21enne che nel settembre 2017 fu ucciso a fucilate in un pub di Montesilvano.
Per l’omicidio c’è già un reo confesso, Massimo Fantauzzi; Mancinelli era stato inizialmente accusato di averlo aiutato, ma il giudice – secondo quanto riportato oggi dal Il Centro – ha ritenuto che non ci siano sufficienti elementi di accusa a suo carico. Come richiesto dal pm Paolo Pompa, la posizione di Mancinelli è stata archiviata “per non aver commesso il fatto”. Alla richiesta del Pm si era opposta la madre della vittima.
“La scarsissima credibilità soggettiva di Fantauzzi – precisa il gip Gianluca Sarandrea – e la connessa inattendibilità oggettiva delle sue dichiarazioni accusatorie nei riguardi di Mancinelli, tale da non consentire di valutare la fondatezza dell’una o dell’altra ricostruzione degli eventi, appare per di più priva di adeguati riscontri che facciano propendere per una delle versioni, non potendosi certamente ritenere tale la sola presenza di Mancinelli sul luogo dei fatti al momento della realizzazione dell’omicidio di Bevilacqua. Le diverse versioni fornite da Fantauzzi agli inquirenti, con le quali dapprima ha coinvolto Mancinelli nel proprio proposito criminoso, per poi scagionarlo integralmente e nuovamente coinvolgendolo nell’omicidio di Antonio Bevilacqua, costituiscono chiari indici di sicura inattendibilità dell’indagato”.