Conferenza stampa del Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio dalla sede della Regione in Piazza Unione a Pescara. Oltre 10 milioni di euro per realizzare a Pescara un Ospedale Covid-19 nella palazzina dell’EX IVAP.
Saranno affidati subito dopo Pasqua i lavori per la realizzazione di un ospedale Covid-19 a Pescara, nella palazzina ex Ivap di via Rigopiano, che per decenni ha ospitato i reparti di maternità e ostetricia. Poi sarà immediatamente aperto il cantiere, che sarà attivo sette giorni su sette, h24, e in 14 giorni saranno disponibili i primi posti letto. Per i lavori arriveranno 7 milioni di euro dallo Stato. Ad annunciarlo il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso di una conferenza stampa a Pescara.
Una volta completata, la struttura avrà 214 posti letto, 40 di terapia intensiva. Presenti alla conferenza, nella sede della Regione, tra gli altri, l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, e il direttore generale facente funzioni della Asl del capoluogo adriatico, Antonio Caponetti.
“Ho dato disposizione al nostro direttore del Dipartimento di fare oggi, al termine della conferenza stampa, una riunione operativa con gli uffici tecnici coinvolti – sottolinea Marsilio – Lavoreranno tutti giorni, compresi Pasqua e Pasquetta, perché non c’è un minuto da perdere e non possiamo permetterci il lusso di santificare le feste. L’obiettivo è che entro sette o otto giorni da oggi, ossia martedì della prossima settimana, saremo pronti all’affidamento di progettazione e lavori e poi nell’arco di 24 ore di aprire il cantiere”. “Il progetto – aggiunge – non sarà un padiglione che si smonta a fine lavori, ma un’eredità che lasceremo alla città e alla regione nei termini di potenziamento dell’offerta sanitaria in maniera permanente. Saranno poi la Regione e la Asl a decidere quale sarà la destinazione di questa struttura in tempo di pace e come rientrerà e si riorganizzerà nella rete ospedaliera in maniera definitiva”.
“Sin da subito una delle ipotesi in campo è stata quella di utilizzare la palazzina ex Ivap – dice ancora il Governatore – perché già collegata strutturalmente all’ospedale, ma separata fisicamente da altri reparti. È una palazzina che ha una storia complessa che qui non voglio rivangare perché non serve a nulla mettersi a ricostruire una lunga vicenda; si tratta di una delle tante incompiute. L’ufficio tecnico della Asl ha lavorato giorni e giorni per fare le opportune verifiche e capire con quanti soldi e in quanti giorni si sarebbe potuto riuscire ad attrezzare questo luogo”.
“Si è mobilitata anche la città di Pescara con un ordine del giorno del Consiglio comunale per approfondire questo progetto. Pochi giorni fa – dice Marsilio – abbiamo fatto una riunione nella quale abbiamo approfondito in maniera molto dettagliata la questione, poi abbiamo inviato la richiesta ufficiale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare sia al capo dipartimento Borrelli sia al commissario Arcuri. Sabato Arcuri ha dato il proprio via libera alla richiesta di autorizzazione. La mattina seguente abbiamo sollecitato Borrelli e ieri sera è arrivata la risposta positiva: Borrelli ha autorizzato la spesa di sette milioni di euro per realizzare il primo lotto di lavori di questa palazzina”.
“I sette milioni – evidenzia il governatore – saranno attinti dal fondo per la prima emergenza che è stato costituito presso la Protezione civile nazionale. Credo sia importante questo dato e rimarca la capacità che abbiamo avuto di accedere a fondi nazionali e di portare in Abruzzo una presenza e una partecipazione dello Stato in questa battaglia”. Altri tre milioni di euro saranno messi a disposizione dalla Banca d’Italia: “Li utilizzeremo per il completamento del progetto” ha affermato infine Marsilio
Regione Abruzzo pensa di rendere obbligatorio l’uso delle mascherine in quella che verrà identificata come ‘fase due’ del coronavirus. L’ha confermato oggi il presidente della Giunta, Marco Marsilio, spiegando di essere favorevole all’obbligatorietà.
“Non siamo ovviamente nelle condizioni della Lombardia attualmente – ha spiegato Marsilio in conferenza stampa – Loro sono in condizioni più dure rispetto a noi. Tuttavia, quando la distribuzione delle mascherine sarà tale da poter coinvolgere l’intera popolazione abruzzese, quando insomma ce ne sarà la ampia disponibilità, arriveremo anche noi a renderle obbligatorie in quella che sarà la fase due di riapertura della società. Vorrei che la gente si rendesse conto che per un po’ la nostra vita sarà ‘mascherata’”.
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE LORENZO SOSPIRI SUL PROGETTO COVID HOSPITAL PESCARA
“Oltre 11milioni di euro per realizzare, entro tre mesi dall’avvio del cantiere, il Covid Hospital Pescara, nella palazzina rossa del complesso ospedaliero della città, tra via Paolini e via Rigopiano, 214 posti letto complessivi di cui 174 destinati alla degenza dei pazienti affetti da coronavirus, da distribuire su tre livelli, dal quarto al sesto piano, e 40 posti in Terapia Intensiva, localizzati al settimo piano dell’edificio. Sono i numeri dell’ennesima realizzazione straordinaria decisa dalla Regione Abruzzo in poche ore e alla quale abbiamo saputo dare immediatezza e concretezza, come ormai consuetudine del nostro Governo di centrodestra, capace di dare il meglio di sé nell’emergenza Covid che ha colpito il mondo”. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ufficializzando i numeri del Progetto Covid Hospital Pescara.
“Con l’esplosione della criticità, si è aperta nel capoluogo adriatico la ricerca di una possibile localizzazione di uno spazio ospedaliero dedicato in modo specifico al trattamento dei ‘casi’ Covid, non potendo oggi prevedere cautelativamente né quanto durerà l’attuale stato di trasmissione del virus né i possibili sviluppi – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. D’altro canto è anche vero che prima o poi dovranno essere riprese anche le normali attività dei vari reparti del monoblocco, preparandoci anche a fronteggiare con strumenti eccezionali le probabili liste d’attesa che oggi si stanno creando. Durante la ricerca di spazi adeguati, giustamente la scelta è finita sulla palazzina rossa che, storicamente, ha ospitato vari servizi, dall’Astanteria alla Pediatria, e che oggi, nel pianterreno dell’ex Pronto soccorso ospita i servizi di diabetologia. Ecco, quel fabbricato è oggi l’idea migliore e più adeguata per il Covid Hospital, innanzitutto perché andiamo a utilizzare uno spazio logisticamente separato dal monoblocco principale dell’Ospedale di Pescara, ma pure a esso contiguo e collegato attraverso il piano interrato, con la possibilità di usufruire dunque di tutti i servizi clinici e di supporto del nosocomio, come la radiologia, il laboratorio analisi, la ristorazione, le pulizie e le manutenzioni. Anche in termini organizzativi ciò consentirà una ottimizzazione del personale sanitario e una maggiore efficienza gestionale. In più tale struttura ci permette anche di pensare al futuro, ossia a quando l’emergenza Covid sarà conclusa perché quell’edificio ristrutturato, riallestito e dotato delle più moderne tecnologie sanitarie d’avanguardia, farà parte integrante dei servizi clinici dell’Ospedale che oggi è sottodimensionato rispetto al volume di attività annualmente erogato. Con i nuovi spazi disponibili ed efficienti si potranno riorganizzare e rendere più razionali i servizi di cura e i reparti liberando spazi all’interno del monoblocco principale. Quindi sarà uno spazio funzionalmente utilizzabile quando, a fine Covid-19, dovremo riprendere le attività cliniche oggi sospese per le quali si creeranno, inevitabilmente, liste d’attesa importanti. Liberando il monoblocco dalla gestione dei pazienti Covid, la dirigenza generale della Asl potrà organizzare e potenziare al meglio i servizi di diagnosi e cura del dopo-emergenza”. Quindi i numeri del Covid Hospital Pescara: “L’edificio rosso è composto da 7 livelli in tutto, di cui 6 fuori terra, per 7mila metri quadrati complessivi – ha puntualizzato il Presidente Sospiri -. L’intervento per allestire l’Ospedale Covid riguarderà l’adeguamento di quattro livelli del fabbricato, quarto, quinto, sesto e settimo, per una superficie lorda pari a 3.904 metri quadrati. Entro tre mesi tali spazi andranno a ospitare 214 posti letto per pazienti Covid: 40 posti di Terapia Intensiva, 174 di degenza. I tre piani, dal quarto al sesto livello, avranno un’identica distribuzione interna degli spazi per attrezzare, su ciascun piano, 58 posti letto Covid; il settimo livello sarà destinato all’elevata intensità di cura con la Terapia Intensiva, a pressione controllata, e la sub-intensiva oltre ai servizi accessori. Già fissati gli step dei lavori e di apertura: la prima fase prevede la realizzazione di 98 posti letto distribuiti al quarto e settimo piano, ovvero entro 35 giorni dall’avvio del cantiere verranno allestiti i primi 58 posti letto di degenza al quarto livello, i primi 36 saranno pronti dopo 25 giorni al massimo, gli altri 22 entro i successivi dieci giorni; entro i successivi 30 giorni saranno pronti anche i 40 posti letto di Terapia intensiva al settimo piano. Il costo della Fase I delle opere ammonta a 6milioni 957mila euro, oggetto di finanziamento della Protezione Civile. Quindi scatterà la Fase II con il completamento, entro massimo i 30 giorni successivi, del progetto e la realizzazione degli ulteriori 116 posti letto di degenza Covid al quinto e sesto piano e tutte le postazioni pazienti saranno dotate delle più moderne attrezzature di monitoraggio e controllo dei ricoverati. L’Abruzzo punta a diventare un modello sanitario di eccellenza e la nostra capacità di risposta all’emergenza improvvisa dimostra che ne abbiamo tutte le potenzialità”.
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