Oro di San Rocco, fedeli contro l’archiviazione. È stata rinviata al prossimo 13 luglio l’udienza in camera di consiglio di opposizione alla richiesta di archiviazione nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto oro di San Rocco di Orsogna, ovvero gli ex voto che adornavano la statua del santo, la cui sparizione era stata segnalata formalmente con un esposto da un Comitato cittadino formatosi ad Orsogna ad agosto dell’anno scorso.
Ad agosto del 2015, in occasione della processione di San Rocco, molti fedeli si accorsero che gli ex voto sulla statua non c’erano più e da quel momento scattò una forte mobilitazione con la raccolta di duemila firme e l’invio di tremila cartoline a Papa Francesco che segnalavano la sottrazione dell’oro. In seguito all’esposto la Procura della Repubblica di Chieti ha aperto un’indagine per furto ed ha indagato l’ex parroco, don Mario Persoglio, nei cui confronti è arrivata la richiesta di archiviazione. Ma il Comitato si oppone a tale richiesta: l’udienza in programma ieri è saltata a causa di un legittimo impedimento del difensore del sacerdote. Secondo quanto emerso in seguito alla scoperta della sottrazione dell’oro, in prevalenza anelli, collane e spille, si è scoperto che i preziosi sono stati acquistati da un Compro oro di Francavilla al Mare che li ha pagati 18 mila euro, denaro che il sacerdote, che nel frattempo è andato in pensione, avrebbe utilizzato per pagare alcune spese di ristrutturazione della chiesa parrocchiale di Orsogna.