Amnistia, Giustizia e Liberta’ ha presentato un esposto alla Procura di Teramo per denunciare lo sversamento delle acque nere nel fiume Vomano, dei giorni scorsi.
“Ci rivolgiamo alla magistratura perche’ verifichi le eventuali responsabilita’ penali, ma al tempo stesso torniamo a chiedere all’assessorato all’Ambiente e all’Ecologia di provvedere con urgenza”, ha spiegato il segretario di Agl, Vincenzo Di Nanna. “Se da un lato e’ indispensabile che le autorita’ giudiziarie facciano i loro accertamenti con la dovuta cautela, d’altro canto – ha osservato – e’ impensabile che gli abruzzesi e i turisti continuino, per un tempo indeterminato, a fare il bagno nel mare con uno sversamento di acque industriali potenzialmente dannose per la salute nel vicino fiume: e’ irrimandabile un intervento politico-amministrativo da parte delle istituzioni competenti”.
“Sarebbe infatti utile interrogarsi sul perche’ la maggior parte dei balneatori, nonostante ci siano dati ufficiali, preferisca commissionare i prelievi delle acque marine a societa’ private di fiducia”, ha aggiunto Laura De Bernardinis, autrice delle foto che documentano lo sversamento, diffuse alla stampa da Agl.”
L’esposto, presentato ieri dallo stesso avvocato Di Nanna, non manca di sottolineare “la diffusa presenza di discariche abusive in tutta la zona, a testimonianza del degrado in cui verte l’area ed e’ rivolto anche al presidente della Giunta della Regione Abruzzo e all’assessore all’Ambiente e all’Ecologia, affinche’, accertati i fatti, adottino con urgenza ogni provvedimento utile per evitare che il fenomeno possa estendersi anche alle vicine acque del mare, con il rischio di un danno grave ed irreparabile all’ambiente e al turismo”.