Per la Fillea Cgil dopo il terremoto l’Italia viaggia a tre velocità: lo ha dichiarato il sindacalista Gorla, intervenuto al congresso provinciale sul comparto dell’edilizia a Cagnano Amiterno.
“L’Italia viaggia, ormai da qualche anno, a tre velocità, non due. Questo perché ci si dimentica che c’è il Centro Italia, che è il cuore del Paese, completamente distrutto”: così il componente della segretaria nazionale della Fillea Cgil, Graziano Gorla.
Gorla è intervenuto a Cagnano Amiterno (L’Aquila), all’interno del cementificio Italsacci, al congresso provinciale degli edili Cgil dell’Aquila, la categoria sindacale più grande nel cantiere più vasto d’Europa, all’indomani del terremoto del 6 aprile 2009.
“Già prima c’era lo spopolamento in atto, perché purtroppo la comunità si regge su un’idea che deve essere sostanziata da fatti concreti, da un’economia solida, dall’occupazione, dalla facilità di servizi. Una situazione che oggi, a seguito dei terremoti del 2009, del 2016 e del 2017, rischia di essere un fenomeno che noi non riusciremo più a fermare”, ha aggiunto il dirigente nazionale Graziano Gorla. “Noi abbiamo bisogno di dare lavoro, soprattutto ai giovani. Non servono più i proclami da campagna elettorale, serve lavoro, dobbiamo occuparci dei lavoratori, che oggi hanno detto a gran voce cosa manca: un futuro, un sogno per questo Paese”, ha spiegato Gorla.
In riferimento alla situazione del comparto dell’edilizia, Gorla ha sottolineato che “il nostro settore è pervaso da diverse forme di illegalità: dal caporalato, al lavoro nero, alla poca sicurezza sui cantieri. Noi proviamo a fare una battaglia culturale; i giovani difficilmente riusciranno a trovare lavoro in questo modo, è questa la sfida che dobbiamo affrontare”.