Un devastante incendio ha distrutto il capannone di una fabbrica di mobili a Città Sant’Angelo, nei pressi della Lungofino. Attivate le procedure per la verifica di eventuale inquinamento causato dal tetto in Eternit bruciato.
Le operazioni di spegnimento hanno visto impegnate per diverse ore due squadre e alcune autobotti dei Vigili del fuoco, oltre ai Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Montesilvano. L’allarme è stato lanciato poco prima delle 21.00, giunti sul posto i Vigili del Fuoco si sono trovati di fronte ad uno scenario infernale, fiamme alte fino a 8 metri . In meno di un’ora divorato parte del tetto, in eternit, e degli arredi contenuti all’interno del capannone della Faber, nella parte riservata al magazzino, dove, data la natura della produzione, erano presenti diversi materiali infiammabili, legnami vari e imbottiture. I danni sono ancora da quantificare, stamattina sul posto anche il vice comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Luca Verna che ha stimato, in base ad una sommaria ricognizione, danni ingenti per almeno il 50% della struttura. Salvi il laboratorio e il reparto amministrativo, ma, data l’instabilità di un’intera parete esterna, è stato necessario circoscrivere l’intera area. Fortunatamente tutti i dipendenti avevano lasciato il luogo di lavoro almeno un paio di ore prima che esplodesse l’incendio, ora il titolare della Faber, Luciano Di Sabatino, ha solo necessità di ripristinare al più presto l’attività. Sul caso stanno indagando i Carabinieri della compagnia di Montesilvano e della stazione di Città Sant’Angelo. Per accertare la natura dell’incendio si dovrà attendere l’esito di una complessa perizia vista la situazione di fronte alla quale si sono trovati ad operare i tecnici specializzati. Sull’altro fronte Sono già state attivate tutte le procedure per verificare l’eventuale inquinamento del terreno e dell’aria a causa del tetto in Eternit parzialmente bruciato.
“La presenza di eternit ci obbliga ad avviare una procedura speciale – ci spiega il sindaco di Città S.Angelo Gabriele Florindi intervenuto anche lui sul posto – i tecnici dell’Arta, prontamente allertati dai Vigili del Fuoco, hanno già fatto un primo rilievo ed in accordo con la Asl a breve verrà stilata una relazione sulla base di analisi specifiche svolte sul terreno, sull’acqua e nell’aria. Speriamo che il danno sia limitato.”
Intanto al termine dell’incontro convocato dal sindaco Gabriele Florindi con i dirigenti e i funzionari dell’Arta di Teramo e Chieti e della Asl di Pescara per il dipartimento di prevenzione, è emerso che: alla luce dei dati in possesso, l’incendio non ha rappresentato un pericolo persistente di inquinamento;
per quanto riguarda la copertura del capannone incendiato, presumibilmente in cemento amianto, collassata in seguito all’incendio, la dispersione di frammenti ha avuto un raggio massimo di circa 15 metri dall’incendio e le condizioni atmosferiche, caratterizzate da pioggia, hanno contenuto la potenziale diffusione di inquinanti.
In attesa della conferma della presenza di amianto nei materiali di copertura, la ASL ha ritenuto comunque necessario indicare di disporre la bonifica dell’area con rimozione dei materiali di rifiuti presenti, previa messa in sicurezza entro un raggio di 15 metri dalla porzione di capannone oggetto dell’incendio.