Forza Italia all’attacco con Febbo e Sospiri sulla vicenda che riguarda i piloni di A24 e A25: “La Regione paga l’inesperienza del M5S e i pasticci del Pd”.
“La Regione Abruzzo oggi paga lo scotto dell’inesperienza amministrativa del Movimento 5 Stelle, dei pasticci ereditati dal Governo nazionale a guida del Partito democratico, nonché della lentezza di quello regionale nello spendere i fondi del Masterplan”. Questo il commento dei consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri. “Sulla messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi e sui fondi del Masterplan assistiamo a una totale confusione, a tratti imbarazzante e preoccupante. L’ultimo decreto del Governo, nell’articolo 16, individua risorse per la prosecuzione degli interventi di ripristino e messa in sicurezza delle tratte autostradali A24 e A25, nella misura di 200 milioni di euro, andando a ‘rimodulare’ le risorse disponibili derivanti dai patti per lo sviluppo di Abruzzo e Lazio per le annualità 2018 e 2019, al fine di avere liquidità immediata.
Innanzitutto ricordiamo come una parte di 250 milioni di euro necessari per la messa in sicurezza di A24 e A25 erano stati già individuati, sempre con decreto legge, nel fondo di sviluppo e coesione, ma poi bloccati a causa di pasticci e ricorsi per definire se il canone a carico del concessionario Toto spettasse al Ministero dell’infrastrutture o all’Anas. Tale rallentamento è dovuto all’inconcludenza del governo nazionale Renzi-Delrio. Oggi, alla luce dei fatti di Genova, il ministro Toninelli vuole usare il fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) per completare la ‘messa in sicurezza urgente’, creando un ulteriore pasticcio a causa del prelievo dei fondi del Masterplan, in notevole ritardo sulla tabella di marcia a causa di una Regione inefficiente, affermando di reinserirli poi nella prossima programmazione. Questo determina un allungamento dei tempi di realizzazione dei progetti e delle convezioni già sottoscritte.
Infatti in questi anni abbiamo denunciato a più riprese come quelli di D’Alfonso sui progetti da inserire nel Masterplan fossero solo annunci e spot elettorali. Le risorse del fondo Fsc che possono essere rimodulate sono solo quelle disponibili ovvero non impegnate, né vincolate né spese. La verità – sottolineano Febbo e Sospiri- è ben diversa. Prima di tutto oggi emerge chiaramente il ritardo assurdo accumulato nella capacità di spesa dei fondi europei e dell’Fsc, tanto da dirottarli per altre emergenze a carattere nazionale. Inoltre, fatto ancora più grave che ci lascia interdetti, è leggere come un Ministro recepisca le istanze di un consigliere regionale del Movimento cinque Stelle, candidato presidente alle prossime regionali, invece di interloquire con il governo regionale. Siamo di fronte alla più totale confusione istituzionale che mortifica l’Abruzzo e le sue istituzioni.
Riteniamo incomprensibili le posizioni degli esponenti del Movimento pentastellato e quelle del Partito Democratico. Pertanto – concludono Febbo e Sospiri – chiediamo che venga modificato immediatamente, nel merito e nei tempi, il decreto legge e crediamo che quei pochi progetti avviati non possano essere né bloccati né posticipati, poiché l’Abruzzo e gli Abruzzesi non meritano questo trattamento”.
Autostrade: Pezzopane, emendamento Pd per fermare scippo Toninelli
“Intanto il Pd ha presentato un emendamento al decreto Emergenze per cancellare una vera e propria vergogna: lo scippo del ministro Toninelli ai danni degli Abruzzesi con più di 200 milioni di euro, destinati agli interventi per mettere in sicurezza antisismica i viadotti della A24, scomparsi improvvisamente. Ben venga la messa in sicurezza già iniziata con il governo di centrosinistra e con una mia specifica iniziativa parlamentare, ma non a scapito di opere importanti e già programmate proprio in Abruzzo. Con l’emendamento soppressivo eliminiamo quelle diaboliche righe aggiunte alla normativa preesistente ed eliminiamo il riferimento alle delibere CIPE ed ai fondi assegnati all’Abruzzo. L’iniziativa del governo va subito bloccata.
Abbiamo già denunciato lo schema usato da questi millantatori: prendono due norme già esistenti una del decreto Mezzogiorno e l’altra della legge di Bilancio 2018 che consente al concessionario di utilizzare anticipazioni della restituzione dei canoni e, fatta salva la prima anticipazione già realizzata dal Governo Gentiloni, per le altre anticipazioni trovano coperture con una riprogrammazione di fondi già assegnati all’Abruzzo e per i quali sono state già individuate le opere. Una strategia indecente che il Pd vuole smascherare e che cercherà in ogni modo di bloccare in Parlamento”.