Il mese dell’affido al centro di un incontro all’auditorium Petruzzi di Pescara, giovedì pomeriggio, con il Centro servizi per il volontariato di Pescara e l’associazione Stella del Mare.
Proseguono a Pescara le iniziative promosse nell’ambito del “Mese dell’affido e dell’accoglienza” dall’assessorato alle politiche sociali. L’11 ottobre, all’auditorium Petruzzi di via delle Caserme alle 17, si terrà l’incontro dal titolo “Affido familiare: tra desiderio e realtà”, organizzato dall’associazione “Stella del mare” e dal Centro servizi per il volontariato di Pescara. Saranno ospiti dell’incontro Pasquale Addesso, magistrato della procura di Como, che presenterà il suo libro “Affidamento familiare, i profili fiscali, contributivi, Isee e amministrativi”, e Maria Grazia Figini, coordinatrice dell’associazione “Cometa”. Parteciperanno l’assessore Antonella Allegrino, l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti e Francesca D’Atri, presidente dell’ordine regionale degli assistenti sociali d’Abruzzo (Oras).
Prossimo appuntamento con il “Mese dell’affido e dell’accoglienza”, il 12 ottobre alle 17.30, al consultorio familiare Cif in via Passolanciano 50. Verrà proiettato il film “La grande Gilly Hopkins”!(2015), diretto da Stephen Herek e tratto dall’omonimo libro per l’infanzia di Katherine Peterson. Saranno presenti gli operatori dell’equipe affido del Comune di Pescara, le dottoresse Maria Rita Di Giambattista e Liviana Leone.
“A volte si esita ad accogliere nella propria casa un minore in affido, poiché non si conoscono bene tutti gli aspetti di questo istituto, che richiede anche il rispetto di normative”, spiega Antonella Allegrino. “Chiariremo questi dubbi alla presenza di Pasquale Addesso, componente del tavolo nazionale affido, e Maria Grazia Figini, coordinatrice di ‘Cometa’, l’associazione che dal 1987 rappresenta un punto di riferimento per tante famiglie che si impegnano nell’accoglienza di minori. Grazie alla loro esperienza e alle loro competenze, daremo delle risposte alle richieste di chiarimenti che arrivano sia dagli affidatari sia dagli operatori dei servizi sociali”.