Aumentano le prestazioni di assistenza sociale nelle stazioni ferroviarie italiane: l’Help Center di Pescara, annesso a Train de vie, registra un +10% di contatti rispetto al 2016.
Gestito dall’associazione “On the road onlus”, che è specializzata nelle vittime della tratta e dello sfruttamento sessuale ed economico, l’Help Center di Pescara è annesso a “Train de vie”, un centro polifunzionale di 500 mq che offre docce, distribuisce vestiario, cibo e supporto giuridico tramite l’associazione Avvocato di strada e servizi antitratta e promuove anche attività culturali in stazione, rivolte ai passeggeri, per favorire la destigmatizzazione delle persone senza dimora. Questi i numeri dell’Help Center pescarese: 254 giorni di apertura per un totale di 1.461 ore di attività, gestita da 5 operatori e 10 volontari.
Di seguito il RapportoOnds 2017 Web 29 per l’Help Center di Pescara.
A livello nazionale il rapporto divulgato dall’ONDS, l’osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane descrive oltre due milioni di interventi sociali tra il 2013 e il 2017, di cui 500 mila solo nel 2017 nei 16 Help Center delle stazioni di FS. Di questi interventi oltre 360mila sono quelli considerati a “bassa soglia” (docce, distribuzione pasti e beni di prima necessità) e circa 95.000 di presa in carico e orientamento.
Gli utenti registrati nel 2017 sono stati: 25.890 a fronte dei 22.687 del 2016. Sono cresciuti sensibilmente anche i nuovi utenti, ovvero coloro che per la prima volta si sono rivolti a un Help Center, passando dal 48% del 2016 al 51% del 2017. E’ aumentato anche il numero delle persone che scelgono le stazioni come primo luogo per risposte ai propri bisogni sociali. L’incremento degli utenti è determinato anche dal fatto che i dati 2016 sono relativi a 14 Help Center mentre nel 2017 i centri di accoglienza sono aumentati di due unità.
Oltre due milioni sono stati gli interventi sociali nel quinquennio 2013-2017, con una media annuale di 25mila persone, metà delle quali intercettate per la prima volta, aiutate e avviate a percorsi di recupero.
Questi i dati principali contenuti nel rapporto dell’Onds, l’osservatorio sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane, presentati a Roma da Gianluigi Vittorio Castelli, presidente FS Italiane, Luca Pacini, responsabile welfare e immigrazione ANCI, Flaviano Zandonai, ricercatore Euricse dell’università di Trento, e Alessandro Radicchi, direttore dell’ONDS.
Gli Help Center sono stati aperti per 4.635 giorni con 25.614 ore di attività, durante le quali ogni giorno mediamente 56 operatori sociali hanno incontrato, ascoltato, orientato, assistito e accompagnato migliaia di persone nell’arduo percorso di uscita dal disagio sociale. Gli italiani registrati negli Help Center sono stati il 21,7% (5.516) contro il 78,3% di stranieri, tra i quali 2.921 comunitari (poco meno che dimezzati rispetto al 2016) e 16.990 extracomunitari, in aumento di oltre il 50% e che rappresentano nel 2017 il 68% del totale. Gli uomini sono in maggioranza: 21.614, l’84% degli utenti (78% del 2016), a fronte di 4.114 donne (16%) e 12 transgender.
“Le attività sociali degli Help Center è un modello positivo e innovativo che è già stato adottato anche da altre reti ferroviarie europee”, ha evidenziato Gianfranco Battisti, amministratore delegato di FS Italiane. “Un’esperienza tra le più importanti e significative nel nostro progetto di responsabilità sociale d’impresa, in cui tutte le attività del gruppo FS Italiane hanno al centro la persona che per noi non è mai solo un viaggiatore. Il fatto che giovani studenti e tirocinanti siano impegnati nei vari Help Center è la dimostrazione che credono nella costruzione del bene comune.”
“Il gruppo FS Italiane è a fianco delle persone in difficoltà”, ha dichiarato il presidente di FS Italiane Gianluigi Vittorio Castelli. “Sono molte, infatti, le iniziative che dedichiamo al disagio sociale, alla disabilità e alla riqualificazione del territorio. Per questo abbiamo intensificato il nostro impegno nella solidarietà, consolidando la rete di rapporti con istituzioni, enti locali e associazioni. Azione che nel Lazio, lo scorso anno, ad esempio ha consentito di registrare una lieve flessione, -4% rispetto al 2016, negli interventi di assistenza fatti dall’Help Center di Roma Termini”.
“Essere operatori sociali di stazione significa avere l’abilità di interpretare i cambiamenti (velocissimi!) della povertà, per poi adattare se stessi e la propria capacità di relazione e di intervento a quelle nuove condizioni”, ha dichiarato Alessandro Radicchi, direttore ONDS. “Anche gli Help Center della rete ONDS devono sempre reinventarsi per proporre soluzioni nuove, alternative, solide e durature per interrompere quella spirale, che rischia di compromettere ogni giorno di più le possibilità di recupero di persone che hanno già perso tutto. Il lavoro delle nostre organizzazioni in favore di chi, se non per coscienza, per diritto deve essere ascoltato e supportato si consolida ogni anno di più, grazie al contributo del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e al suo impegno nella CSR”.
Ad oggi gli Help Center sono 18, presenti nelle principali città italiane: Roma Termini, Milano Centrale, Bari, Bologna, Brescia, Catania, Chivasso, Firenze Santa Maria Novella, Foggia, Genova Cornigliano, Melfi, Messina, Napoli Centrale, Pescara Centrale, Reggio Calabria, Torino e Trieste.