Con il racconto “Il mistero dell’ acqua scomparsa” gli alunni della I° E della scuola Mazzini di Pescara si aggiudicano il primo posto tra le secondarie di 1° grado del concorso nazionale “Racconti per l’infanzia e l’adolescenza” promosso dalla Fondazione PescarAbruzzo.
Il concorso ha laureato vincitori anche la primaria del secondo circolo di Assemini (Cagliari) e la secondaria di secondo grado Novalis di San Vendemiano (Treviso). La scuola Mazzini di Pescara riceverà un premio di 600 euro, inoltre il racconto vincitore sarà pubblicato nella collana Giovani Autori della Fondazione PescarAbruzzo.
“Il mistero dell’ acqua scomparsa” è un racconto scritto e illustrato dagli alunni della classe I E nell’ambito del progetto multidisciplinare promosso dai docenti Carla Antonioli (Scienze), Angela Rosati (Italiano), Annalisa Boccafoli (Tecnologia), Flavio Buccella (Arte).
“Una tra le maggiori sfide educative attuali – scrive Elena Marullo, dirigente scolastico della scuola Mazzini di Pescara – è quella di formare le giovani generazioni ad essere cittadine e cittadini globali, capaci di comprendere problemi e temi di interesse per un mondo sempre più interconnesso, verso diversità culturale e tolleranza. Il pensiero critico e la capacità di informarsi hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo di tale competenza in quanto contribuiscono a creare conoscenze vere e quindi una società rispettosa delle differenze. La scienza narrata vuole offrire il proprio contributo in questa direzione per stimolare le giovani generazioni a diventare protagoniste attive delle scelte che faranno, ascoltando ciò che è fuori per comprendere, interpretare e decidere. L’obiettivo del percorso è promuovere tra i giovani la curiosità verso il mondo della scienza, l’apertura nei confronti della conoscenza di ciò che li circonda e di se stessi. In questo caso abbiamo parlato di ambiente sia dal punto di vista storico/architettonico che naturale. In questo percorso, cultura umanistica e cultura scientifica trovano una naturale sintesi e le condizioni ideali per sorgere e sviluppare un sapere nell’ambito di un processo formativo completo in cui l’evoluzione del pensiero scientifico (con i meccanismi che hanno assicurato l’evoluzione della scienza) si compie insieme all’evoluzione più generale della storia, superando la vecchia separazione tra i percorsi umanistico e scientifico. Come sosteneva Albert Einstein, scienziati e filosofi hanno bisogno gli uni degli altri”.