Sono stati sbloccati i fondi raccolti in favore del piccolo Samuel, scampato alla tragedia di Rigopiano, in cui il 18 gennaio del 2017 persero la vita entrambi i genitori del piccolo, a seguito della valanga che si abbatté sull’hotel di Farindola. Autorizzato il versamento sul conto corrente del tutore del piccolo.
La vicenda dei fondi raccolti in favore del piccolo Samuel è finalmente stata sbloccata: il giudice tutelare ha infatti autorizzato il tutore provvisorio con pieni poteri e ordinato al Comune di Osimo di versare il credito sul conto corrente pupillare per conto del tutore. La svolta c’è stata lo scorso 2 novembre, a seguito dell’ennesima discussione a Osimo e della relazione dettagliata del tutore al giudice. Oggi infine il provvedimento di sblocco dei fondi.
“Apprendo con piacere che finalmente si è sbloccata la vicenda della raccolta fondi per il piccolo Samuel”, ha scritto sulla sua pagina facebook Maria Grazia Mariani, consigliera del gruppo misto del Comune di Osimo, che si era già occupata della vicenda. “Ho sempre agito, fin dall’inizio e nel rispetto del mio ruolo di consigliere comunale, nell’esclusivo interesse del minore, costretta, a volte, a dover alzare la voce per legittima critica politica e al solo scopo di tutelare il diritto del bambino a vedersi riconosciuto quanto gli spettava.
Già nel 2017 avevo messo a disposizione dell’allora giudice tutelare la nota dell’amministrazione con la quale si diceva che la somma sarebbe stata versata al solo tutore definitivo. Questo equivoco, ribadito fino a pochi giorni fa dal sindaco, ha fatto sì che la somma sia rimasta giacente nelle casse comunali per quasi due anni, non per una inattività della magistratura o per questioni burocratiche, ma per espressa volontà dell’amministrazione, che nonostante fosse a conoscenza anche dell’apertura del conto pupillare vincolato fin dal marzo 2017, ha continuato sempre a sostenere la necessità della nomina del tutore definitivo.
Allora ho deciso di muovermi, con l’intento di convincere l’amministrazione comunale che la somma poteva essere versata anche tramite il tutore provvisorio.
Come ho sempre sostenuto, e come del resto poi i fatti hanno dimostrato, bastava una richiesta inviata al giudice tutelare per poter chiarire la vicenda e sbloccare i fondi.
Mi spiace che il sindaco, nonostante l’esito favorevole, abbia deciso di gettare un’ombra negativa su una vicenda che era nata con ben altri intenti, non mancando occasione di accompagnare notizie sulla gestione dei fondi, con minacce di querele oltre ad addossare le responsabilità ad altri come il tutore, il quale invece ha sempre svolto il suo ruolo correttamente, informando e aggiornando il giudice.
Un ringraziamento particolare va all’avv. Paolo Mengoni, che su mio mandato ha formalizzato l’istanza il 25 ottobre al giudice tutelare e al tutore. Istanza che ha consentito al tutore stesso di formulare una specifica e circostanziata richiesta al giudice che in quattro e quattr’otto ha disposto la liquidazione delle somme a favore del tutore provvisorio senza oneri né condizioni.
Da parte mia sono serena per aver svolto con fermezza il ruolo politico che ricopro e soddisfatta per aver contribuito a tutelare gli interessi di un bambino.
Non vedo l’ora però che mi chiami anche la Procura Penale, mettendo a disposizione tutta la copiosa documentazione in mio possesso”.
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