Il taglio delle alberature sull’Altopiano delle Cinque Miglia è un precedente pericoloso: a denunciarlo è l’Ordine regionale degli agronomi forestali che parla di un provvedimento frettoloso senza alcuna pianificazione tecnica.
Se le alberature dell’Altopiano delle Cinque Miglia sulla statale 17 che da Sulmona sale verso Roccaraso potevano essere salvate, è ormai troppo tardi per dirlo, ma di sicuro a mancare è stata una pianificazione tecnica dell’intervento di messa in sicurezza dei caratteristici pini neri, che adornavano una delle più belle arterie stradali d’Abruzzo, impiantati all’inizio del secolo scorso anche con l’obiettivo di delimitare le carreggiate e guidare gli automobilisti in caso di bufera.
Di provvedimento frettoloso e privo di logica parla Matteo Colarossi, vice presidente regionale dell’Ordine degli agronomi e forestali e presidente dell’Ordine per la provincia di Pescara, che ha denunciato la totale assenza di una preventiva valutazione di stabilità arborea da parte dei tecnici competenti, prima di procedere al taglio indiscriminato, che ha irrimediabilmente danneggiato il paesaggio.
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