Il racconto di Nicola Nardone, gestore di un a San Vito Marina (Chieti), si sofferma sugli istanti che hanno preceduto la fuga e l’arresto del ventenne somalo che ha violentato una pensionata di 68 anni sulla spiaggia di Ortona.
I fatti sono accaduti ieri mattina intorno alle 11, ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Di fronte al bar di Nardone, superata la statale 16, c’è il distributore di carburanti dove la vittima della violenza parcheggiava l’auto prima di andare in spiaggia a passeggiare, un’abitudine quasi quotidiana.
“Ha preso una birra nel mio bar – racconta il barista – e poi è uscito sul marciapiede mentre arrivava con l’auto mia zia, che si è messa a scaricare la spesa. Lui l’ha subito molestata e lei si è messa a gridare. Si è comportato così incurante anche della presenza di 5-6 clienti e si è denudato. Non era un gesto d’impeto. Una persona ha chiamato i carabinieri ma lui è andato via verso la spiaggia, dove poi è stato arrestato. Dall’area di servizio a un certo punto ho visto che il ragazzo straniero si era già spogliato. Poi ho notato che i presenti hanno allertato i Carabinieri. La signora ogni mattina da Ortona viene qui al mare per la passeggiata, da tempo le permettevo di parcheggiare nel piazzale del distributore”.
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SALVINI RIPETE OGNI GIORNO QUESTI CLANDESTINI BISOGNA CACCIARLI DAL NOSTRO PAESE NE SONO TROPPI. BISOGNA RIMANDARLI A CASA LORO,E NON ASCOLTARE LA SINISTRA CHE HANNO FATTO ENTRA
RE CANI E PORCI.