Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, denuncia lo sperpero di denaro pubblico per le elezioni di febbraio: “Che fine ha fatto l’election day?”.
Andare a votare il 10 febbraio soltanto per le elezioni regionali costerà all’Abruzzo circa 6 milioni di euro, che invece potrebbero essere spesi diversamente in settori carenti di risorse. La stima è di Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, che si domanda che fine abbia fatto la norma sull’election day, che prevede l’accorpamento degli appuntamenti elettorali dell’anno in corso, al fine di risparmiare risorse pubbliche.
“Si parla tanto di non sprecare denaro pubblico e da anni c’è una norma per l’election day che prevede l’accorpamento delle elezioni in corso dell’anno. A maggio si voterà per le elezioni amministrative e per le elezioni europee e non capisco perché questa volta non si faccia come in passato, accorpando gli appuntamenti alle urne”, si domanda Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito di Rifondazione Comunista. “Questa cosa ci costerà almeno 6 milioni di euro, che potrebbero essere spesi per i disabili o comunque impiegati per il sociale ed è assurdo che invece li sprechiamo per chiedere ai cittadini di andare a votare quando c’è la neve e fa freddo, in una regione per la gran parte montuosa e con comuni d’alta quota. Francamente mi sembra una cosa insensata e contraria alla democrazia, che nasce dal fatto che il PD ci porta al voto prima, perché D’Alfonso è fuggito a Roma e Forza Italia e il centrodestra non vedono l’ora di vincere. Sembra la sagra della demagogia! Invito tutti a riflettere sul fatto che è uno spreco di denaro pubblico enorme, che potremmo evitare”.
E rispondendo ai consiglieri dei 5 stelle che hanno inserito il suo nome nell’elenco dei politici abruzzesi che beneficiano o beneficeranno dei vitalizi, Maurizio Acerbo risponde: “Essendo stato consigliere regionale, sono in quell’elenco con la differenza, rispetto a tutti però, che io sono stato il primo a proporre di abolire i vitalizi e a proporre le cose che oggi propongono i grillini e che adesso, spero, si concludono con l’approvazione della mia storica proposta contro il cumulo dei vitalizi e per il calcolo contributivo, come accade per tutte le altre pensioni. Ricordo che quando fui eletto feci questa battaglia e ottenni che si abolissero per il futuro e non per quella legislatura, altrimenti non avremmo avuto i voti. Adesso è stata approvata la legge nazionale e le regioni devono ad allinearsi. Spero che il consiglio regionale dell’Abruzzo sia il primo e non l’ultimo ad adeguarsi. Noi di Rifondazione Comunista diciamo da anni queste cose, che vanno assolutamente concretizzate, e siamo a favore di queste misure. Io su questo punto litigai persino con i vertici del mio partito. E comunque sono convinto che la politica debba tornare a essere come era nel dopoguerra, ai tempi dei nostri padri costituenti: un’attività che si fa per passione civile e non per diventare benestanti!”.