Chieti, rubata in Comune la statua di “Achille a Cavallo”. Grave ferita alla memoria storica collettiva della città di Chieti, denunciata dal Sindaco del Capoluogo teatino, Umberto Di Primio.
“Ieri mattina – ha denunciato sulla sua pagina social il Primo Cittadino – gli operai che stanno lavorando alla ristrutturazione di Palazzo D’Achille, sede storica in Piazza San Giustino del Comune, hanno scoperto il furto della statua equestre di Achille a Cavallo che si trovava nel cortile del palazzo. Il sindaco ha presentato immediatamente una denuncia per furto ai Carabinieri. Il fatto è particolarmente grave, non tanto per il valore economico e storico del bronzetto, ha denunciato il primo cittadino, ma per quello che simbolicamente esso rappresenta per la città. Spero che presto – è l’auspicio del Sindaco Di Primio – le indagini dei Carabinieri possano consegnare alle patrie galere questi vigliacchi e restituire alla città il suo simbolo perché sia riposizionato nel cortile del Palazzo che fra poco riconsegneremo ristrutturato alla comunità Teatina”. La notizia si è subito diffusa suscitando l’ indignazione della cittadinanza che si chiede quale sarà la prossima ferita alla memoria collettiva teatina. C’è anche chi, fra i cittadini, punta il dito contro coloro che dovevano avere più cura nella custodia della statua, e che si sente poco tutelato dalle istituzioni. La statua aveva soprattutto un valore identitario ed affettivo per i Teatini, infatti era la copia che sostituiva di fatto la statua di Achille a mezzo busto che, secondo gli storici locali, sarebbe stata sottratta nel XVI secolo dagli Spagnoli, e più precisamente dal Duca D’Alcalà, Viceré del Regno di Napoli, che l’avrebbe fatta portare nella sua residenza famigliare a Siviglia.
Il primo cittadino al microfono del Tg8 lancia un appello auspicando che chi ha sottratto la statua possa restituirla ; intanto si dice certo che i carabinieri riusciranno comunque a risalire agli autori e ad arrestarli.