“Il Nastro dei Ricordi” di Dante Capaldi. L’ultimo lavoro editoriale del giornalista-scrittore aquilano, Dante Capaldi, presentato dalla Professoressa Patrizia Tocci.
“Il titolo del libro sottolinea bene il suo centro ma non ne esaurisce la intera tematica. Con stile fluido e veloce, come fossero pagine di giornale, l’ autore ricostruisce momenti e capitoli della sua vita: associa momenti lontani e vicini della sua biografia, riporta avvenimenti lontanissimi e contemporanei, con un tono accattivante, colloquiale.”
Con queste parole, la docente Patrizia Tocci, descrive l’ultimo libro di Capaldi edito da APE. “Sfilano così gli esordi di una biografia vulcanica ed in continuo movimento : laureato in pedagogia, ha vinto il concorso direttivo ed è stato dirigente scolastico ma anche sindacalista, giornalista nelle prime radio e poi nelle TV; i suoi interessi sono stati dominati dallo sport ma ciò non esaurisce la sua curiosità: l’ insegnamento e l’ attenzione a tutto ciò che riguarda questo “ mestiere” è forse ancora la parte preponderante del libro. Come a dire : il mestiere di vivere è il tentativo di insegnare a vivere. Nel libro scorrono come in un film le varie stagioni della vita: e scorrono senza rimpianti, senza la idealizzazione del passato in quanto tale: si respira invece un dinamismo, una capacità di attualizzare ricordi lontani e di ricercare ragioni a scelte recenti. È una forza e una voglia di vivere, che è il filo rosso del libro e che passa attraverso le varie stazioni della vita ( metafora usata dallo stesso autore) con velocità, , con allegria, con lucidità: con gli occhi bene aperti, a guardare ogni cosa bella è buona della vita. Così i momenti salienti di un percorso autobiografico diventano spunti di riflessioni e di ragionamento sull’ oggi: attraversano il dolore di una malattia o quello del terremoto, rinsaldando antichi legami e sorreggendo appunto lo scorrere dei ricordi, conferiscono luce ad altri personaggi, luoghi, momenti e persone. Così la gatta Giada, scampata al furioso terremoto del 2009 è in qualche modo la sfinge che protegge il presente e che lo risospinge sempre verso la vita, con amorevolezze e di sentimento. Allo stesso modo essere diventato prima marito, poi padre e poi nonno conferisce saggezza e tenerezza ai gesti e ai pensieri di oggi. L’ autore, attraverso la sua biografia (nato a L’Aquila nel 1940) attraversa periodi importanti della storia italiana: li riunifica e ce li consegna nel suo vissuto battagliero, con stralci lirici e freschezza stilistica. Il libro di una bella battaglia nel mestiere di vivere che lo spinge ancora, nato tra le chiostre delle montagne, sognare, a creare, a inventare nuovi orizzonti anche in una città di mare come Pescara : tanto che il ricavato del volumetto andrà totalmente in beneficenza, a testimoniare un impegno antico ed un attenzione al sociale, emergente sin nelle prime pagine del libro. Un bel tuffo nei ricordi, ma anche uno sguardo chiaro ed aperto sul presente”.
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Scrivo del mio Maestro con il cuore saturo di emozione e di ricordi mai sopiti, dai quali nascono,rivivono e si affollano le sensazioni che lui seppe instillare nelle nostre giovani esistenze.Per me è stato un riferimento costante e le sue parole profetiche hanno anticipato la mia vita,conosceva a perfezione l'animo umano.Credo sia stato e sarà una Stella Polare per tutti quelli che lo hanno conosciuto.Grazie Maestro.