Teramo, incendio doloso distrugge magazzino Asl. Le fiamme si sono sviluppate su un’area di oltre mille metri quadrati. L’ edificio ora inagibile . Completano lo spegnimento i Vigili del Fuoco di Teramo.
Un incendio di natura probabilmente dolosa, secondo i primi accertamenti, è divampato a Teramo verso le 7,30 in un edificio in disuso della Asl, nel complesso immobiliare di contrada Casalena, insediamento dell’ex servizio di igiene mentale e che oggi ospita alcuni servizi come il Sera, le Vaccinazioni e l’Igiene degli alimenti. Dopo l’allarme del servizio di vigilanza, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno spento in tre ore le fiamme estese su un’area di circa 1.200 metri quadrati. All’interno dei locali vi sono ammassati materiali di ogni genere: merci inutilizzabili ma anche faldoni di documenti scaduti, materiali sanitari, vecchi arredi ospedalieri ormai inutilizzabili. L’edificio è stato dichiarato inagibile. Per i Vvf, le fiamme sarebbe state appiccate in due diversi punti, lontani tra di loro, con liquido infiammabile. Alcune stanze dell’edificio vengono usate da senzatetto ed extracomunitari per trovare riparo la notte. E’ il terzo episodio in due anni che coinvolge l’edificio.
AGGIORNAMENTO ORE 14:
Si sono concluse le operazioni di intervento iniziate prima delle 8:00, per lo spegnimento di un incendio all’interno di un dificio della AUSL, sito in contrada Casalena a Teramo. L’incendio ha interessato il Padiglione “Riquer”, attualmente in disuso ed utilizzato per il deposito di arredi ospedalieri e materiale di archivio. Le fiamme, che si sono estese su una superficie di circa 500 metri quadrati, sono state spente al termine di impegnative operazioni di intervento. Per spegnere l’incendio i vigili del fuoco del Comando di Teramo hanno impiegato due squadre, con un’autopompa, un’autobotte, il furgone aria, utilizzato per il rifornimento di bombole di aria compressa per gli autorespiratori e il furgone NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico e Nucleare), corredato di attrezzature utilizzate per analizzare la presenza in ambiente di sostanze inquinanti, potenzialmente sviluppate a seguito dell’incendio.
Sul luogo sono intervenuti anche la Polizia di Stato, i Carabinieri, oltre a tecnici dell’ARTA e del Comune di Teramo.