Rinviato a giudizio il Dg della Asl di Chieti. Il gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha rinviato a giudizio il direttore generale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti Pasquale Flacco e l’ex direttore amministrativo dell’azienda sanitaria Sabrina Di Pietro. Entrambi sono accusati di concorso in abuso d’ufficio e la Di Pietro anche di false attestazioni su qualità personali.
L’accusa di abuso si riferisce alla delibera di nomina della Di Pietro, a marzo del 2014, quale direttore amministrativo dell’Asl. Secondo l’accusa Flacco l’avrebbe nominata nonostante fosse a conoscenza del fatto che la Di Pietro non possedeva i requisiti stabiliti nel decreto legislativo 502/92, con particolare riferimento al mancato svolgimento, almeno per cinque anni, di una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione. Procurando in tale modo alla Di Pietro un ingiusto vantaggio patrimoniale. L’accusa di false attestazioni, contestata alla sola Di Pietro, si riferisce al fatto che quest’ultima avrebbe attestato proprio al direttore generale di aver ricoperto per cinque anni la qualifica di direttore di una struttura sanitaria quando invece non aveva svolto tale incarico, avendo ricoperto solo il ruolo di direttore dell’ex Onpi di Caprara, che è invece una struttura socio assistenziale. La Di Pietro a giugno scorso si era dimessa dall’incarico. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 5 dicembre. L’intera vicenda, oggi sfociata nel rinvio a giudizio, ha preso le mosse dall’esposto denuncia presentato alla Procura della Repubblica di Chieti e alla Corte dei Conti da Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia, nella sua qualità di presidente della Commissione di vigilanza della Regione.