Omicidio Montesilvano, Fantauzzi risponde al PM: “Non volevo uccidere e il colpo è partito per sbaglio”. Massimo Fantauzzi, ritenuto l’autore dell’omicidio di Antonio Bevilacqua, il rom di 21 anni ucciso con un colpo di fucile il 16 settembre scorso nel pub “BirraMi” di Montesilvano, è stato ascoltato stamani dal PM, della Procura di Pescara Paolo Pompa, per circa un’ora. L’interrogatorio è avvenuto alle 10,30 di stamani nel carcere fuori regione dove Fantauzzi è stato rinchiuso per motivi di sicurezza alla presenza del suo legale l’Avvocato Pasquale Provenzano.
Fantauzzi, lo ricordiamo è rinchiuso nel carcere fuori regione dal 23 settembre scorso data in cui si è consegnato ai Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo mettendo fine alla sua latitanza. Secondo quanto riferito dal suo legale, Massimo Fantauzzi, moralmente molto provato, ha risposto a tutte le domande del PM ed ha ribadito che il colpo è partito accidentalmente. Il 46 enne di Montesilvano ha affermato infatti che non voleva uccidere Antonio Bevilacqua ma solamente intimidirlo. Il colpo sarebbe partito per errore. Lui stesso si sarebbe spaventato più delle persone presenti nel locale a quell’ora della notte. L’indagato ha risposto a tutte le domande, è apparso stanco e provato, e avrebbe sostanzialmente confermato la versione iniziale dei fatti, già resa davanti al gip. Non filtrano, invece, particolari, su quanto riferito oggi da Fantauzzi in merito alla posizione di Nunzio Mancinelli: quest’ultimo si trovava sulla scena del crimine e, dopo essere stato identificato dagli inquirenti, ha raccontato di un litigio avvenuto qualche ora prima tra l’omicida e la vittima, che non conosceva, mentre Fantauzzi, durante l’interrogatorio di garanzia, ha riferito che entrambi avevano scelto di dare una “lezione” alla vittima e che poi, accidentalmente, la “lezione” si sarebbe trasformata in omicidio.