Pescara, la LAAD custodirà il verde in città. Siglato l’accordo con il Comune per la chiusura ed apertura di altri 12 Parchi cittadini.
La LAAD di Pescara si occuperà della chiusura e apertura di 12 parchi cittadini, oggi la presentazione di un’intesa che rinsalda la collaborazione già in essere fra Comune e la comunità fondata da Gianni Cordova per combattere disagio e dipendenze, espressa nella gestione del parco di Villa Sabucchi. I dettagli dell’intesa sono stati illustrati dall’assessore al Verde Pubblico Laura Di Pietro, dal presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli e dal fondatore della LAAD Gianni Cordova oggi in conferenza stampa.
“Presentiamo un nuovo progetto che parte in associazione con la Laad per estendere l’intesa all’apertura e chiusura di alcuni parchi cittadini – così l’assessore al Verde Pubblico Laura Di Pietro – Su 54 parchi ed aree verdi, 14 parchi sono stati affidati alla cooperativa Scintilla che si occupa di apertura e chiusura, molte sono le aree verdi adottate, le aperture e chiusure di altri 18 sono effettuate da cittadini e associazioni che si sono rese disponibili a farlo. Molti parchi restavano ancora aperti, creando problemi soprattutto perché esposti a danni e vandalismo. Così abbiamo chiesto alla Laad ed è nato questo accordo che prevede l’apertura e la chiusura di 12 parchi per il 2017, con un contributo che è un rimborso spese pari a 5.000 euro. E’ questa la soluzione ottimale, sappiamo che le aree sono in ottime mani con la Laad ed è anche virtuosa, perché esternalizzare tale gestione sarebbe costato oltre 80.000 euro. Siamo felicissimi della grande risposta data da quanti hanno adottato le aree e i parchi e ringraziamo tutti per questo, così come siamo fieri di poter allargare il raggio di collaborazione con la Laad vista la già positiva esperienza di Villa Sabucchi”.
“Siamo una comunità a servizio della città, lo abbiamo dimostrato in questi 25 anni di attività e continuiamo a farlo – aggiunge Gianni Cordova, cuore e voce della Laad – faremo questa attività perché crediamo che la comunità terapeutica e quella cittadina debbano dialogare e costruire insieme un’identità. I parchi sono un bene preziosissimo, che può divenire anche un problema importante, ma nei fatti sono risorse straordinarie perché luoghi di incontro. Una realtà dimostrata con la gestione di Villa Sabucchi che portiamo avanti da 12 anni e penso che sarebbe in prospettiva importante costruire un sistema dei parchi che consenta una sinergia in grado di proporre un modo alternativo di vivere la città. Mi sembra che il questo senso si stia muovendo l’assessore Di Pietro e i passi fatti sono tutti rilevanti. Specie oggi che le città stanno diventando sempre di più luoghi della solitudine, i parchi possono essere utilissimi se si riempiono di cultura, intrattenimento, idealità e possono essere uno strumento preziosissimo per combattere questa solitudine. Aprire e chiudere parchi è importante e in tal senso abbiamo aderito a questa iniziativa perché intanto significa non considerare delle aree come abbandonate a se stesse, sottoporle ad un regime di orario e disciplina e fare sentire la vicinanza della città a questi posti. Abbiamo aderito perché vogliamo essere protagonisti del cambiamento positivo della città”.
“Chi abita nei pressi delle aree verdi rimaste sguarnite di un occhio speciale su aperture e chiusure guarda come provvidenziale questa intesa – conclude il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli – Ma è fondamentale anche per il Comune questo accordo perché di notte, quando non c’è controllo è facile che qualcuno possa rovinare arredi e strutture che sono di tutti, com’è capitato e capita. Come fare? Sensibilizziamo i cittadini, lo facciamo anche attraverso la Laad che da tempo collabora con noi e lo facciamo ringraziandoli perché è una disponibilità che è costo ridottissimo per l’Ente e chiama in causa i reali proprietari delle aree verdi: i cittadini. Non è un caso che ogni volta che l’Amministrazione agisce su un parco, riqualificandolo, rimettendo a posto gli arredi, poi li riconsegniamo alla gente, perché la città è di tutti e ognuno di noi deve imparare ad esserne fruitore e tutore al contempo”.