La Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha aperto questa mattina i lavori di Assemblea ricordando le vittime del terremoto aquilano del 6 aprile del 2009. L’Aula ha osservato un minuto di raccoglimento.
“A distanza di 10 anni abbiamo il dovere morale di ricordare e abbiamo l’obbligo di ispirare ogni giorno le politiche pubbliche ai principi di sicurezza del territorio e dell’ambiente. In ricordo delle vittime vi invito ad un minuto di raccoglimento“. La Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha aperto questa mattina i lavori di Assemblea ricordando le vittime del terremoto del 6 aprile del 2009: “Alle ore 3.32 una terribile scossa di terremoto sconvolse la città de L’Aquila, L’Abruzzo e tutto il centro Italia”.
“Sotto le macerie – ha ricordato la Presidente del Senato – rimasero bambini, ragazze e ragazzi, intere famiglie, anziani, soccorritori. Il bilancio finale fu drammatico: persero la vita oltre trecento persone, con più di 1.500 feriti e decine di migliaia di sfollati. Tra le vittime permettetemi di ricordare Giovanna Berardini, giovane mamma, che il giorno dopo avrebbe dovuto partorire la sua seconda figlia, Giorgia. Il terremoto portò invece via l’intera famiglia, compreso il figlioletto Francesco, di 2 anni”. “E poi – aggiunge ancora Casellati – case, scuole, chiese, edifici pubblici: il centro storico e le zone più colpite furono distrutte in pochi secondi azzerando per sempre storie, ricordi, affetti, volti. La macchina dei soccorsi restituì al Paese quella dignità e quell’orgoglio che la tragedia aveva messo a dura prova. Da tutta Italia ci si mobilitò per aiutare, sostenere, confortare quei connazionali che avevano perso tutto. Una gara di solidarietà alla quale parteciparono anche Stati esteri, fondazioni, organizzazioni internazionali”.