Due condanne a 7 e 5 anni per i due romeni ritenuti i capi di un’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione nella zona sud di Pescara. I fatti risalgono al periodo che va dal 2008 al 2013: tra le donne sfruttate anche delle minorenni.
Condanna a sette anni di carcere per il 42 enne Viorel Verdesan e a cinque anni e tre mesi per il 35 enne Ionel Craciun: entrambi romeni, sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, lesioni, estorsione e minacce. Assolti invece, per non avere commesso il fatto, i due connazionali Alin Radu, 37 anni, e Motoi Cosmina Ionica, 29 anni. La sentenza è stata emessa questa mattina dal tribunale collegiale di Pescara. I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 2008 e il 2013. Verdesan era considerato il capo di un’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione nella zona sud di Pescara. Decine di ragazze romene, nel corso del tempo, furono costrette a prostituirsi, dietro minacce che in alcuni casi sfociarono in episodi di violenza. Verdesan e Carciun fornivano alloggio alle donne sfruttate, le accompagnavano sul posto di lavoro e le costringevano a consegnare loro parte dell’incasso. Le donne che provavano ad opporsi subivano minacce o venivano picchiate. Tra le ragazze sfruttate anche una minorenne.