Erika Alessandrini, candidata sindaco del M5S, interviene sul mercatino etnico e svela: “Abbiamo le carte. Chi lo ha voluto nell’Area di Risulta è stata proprio la Giunta con Carlo Masci”.
‘Fu anche Carlo Masci, assessore della giunta Pace, a portare il mercatino dei senegalesi da Piazza l Maggio nell’Area di Risulta nel 1995, così come dimostrano le carte’. E’ la candidata del M5S alla poltrona di sindaco a Pescara, Erika Alessandrini, ad incalzare l’avversario di centrodestra per le elezioni di maggio svelando carte relative al mercatino etnico inaugurato, tra le polemiche proprio del centrodestra pescarese, domenica scorsa.
‘Proprio Carlo Masci assessore e presente in giunta nella votazione della delibera n. 1009 del 4 luglio 1995 votò a favore per spostare “temporaneamente” il mercatino nell’Area di Risulta. Decise di collocarlo in posizione centrale, in adiacenza alla viabilità di collegamento tra la vecchia e la nuova stazione e già allora la merce venduta, come tutti ricorderanno, era composta da maglieria, abbigliamento, cassette musicali e poi cd contraffatti. Una situazione proseguita ed aggravata quando il centrosinistra di D’Alfonso nel 2005 traslocò il mercatino nell’area antistante il rilevato ferroviario, dove è rimasto per i successivi 10 anni. Dal 2005 al 2015 il mercatino etnico, senza una regolare autorizzazione, è passato indenne anche ai cinque anni dell’Amministrazione di Albore Mascia, con Carlo Masci presente, insieme all’allora consigliere Lorenzo Sospiri, che oggi sembra voglia far credere a tutti che non abbia mai amministrato Pescara.
“Sarebbe ora che il centrodestra smettesse di cavalcare il risentimento popolare verso una condizione di illegalità da loro stessi generata – commenta la candidata Erika Alessandrini – e dalla quale per 13 anni hanno sempre distolto lo sguardo. Facile oggi fare un ‘rattoppo mediatico’ per propaganda elettorale”.