“Una brutta cosa che non meritavamo. Le nostre speranze non le avete né cercate, né comprese. Così ci fate solo danni. Marco Risi, ma perché?”. Così la senatrice aquilana Stefania Pezzopane commenta in un post, sul suo profilo Facebook, la fiction Rai ‘L’Aquila grandi speranze’.
E’ andata in onda ieri sera la prima puntata, di sei, della fiction Rai ‘L’Aquila grandi speranze’: a firma di Marco Risi, si racconta il capoluogo ferito dal sisma del 2009 negli anni subito dopo la tragedia. E se i dati di ascolto dicono che la serie ha ottenuto 3 milioni 180 mila e il 13% di share, risultando il programma più visto della serata, la senatrice aquilana non risparmia critiche a cosa e come si è deciso di raccontare una comunità piegata da morte e devastazione.
“Non c’erano e non ci sono bambini incattiviti organizzati in bande a scorrazzare nel centro storico. I nostri figli allora erano lontani, sulla costa o nelle tendopoli, a provare a superare la paura e a ricostruire vita e serenità. Non parliamo dialetti sbilenchi, che non siano l’aquilano. Non ci piace il terremoto e nemmeno chi usa L’Aquila e quella tragedia come un set per raccontare una banale e bruttina vicenda. Ricordatevi sempre tutti che qui sono morti 309 innocenti. Aiutateci o lasciateci in pace. Così ci fate solo danni. Marco Risi, ma perché?“. Così la Pezzopane, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, in un post sul suo profilo Facebook, dal titolo “L’Aquila grandi speranze? No! L’Aquila, grandi bugie”.
Di ” vergognosa menzogna” parla il deputato del Pd Camillo D’Alessandro, anche lui commentando la fiction firmata da Marco Risi andata in onda ieri sera su Rai 1. “La cosa più grave è aver raffigurato i ragazzi di L’Aquila schierati in bande, nella zona rossa, addirittura impegnati in razzie, come piccoli sciacalli, nelle case abbandonate, che sono sacre per gli aquilani e gli abruzzesi. Vergognosa rappresentazione di quei giorni. E la Rai coproduce e manda in onda una menzogna”.
A giudicare dai commenti, che sin dai primi minuti della puntata di ieri hanno riempito i social, anche a molta gente ‘semplice’ la Fiction targata Rai ha convinto poco: a molti, anzi, non è piaciuta affatto specie perchè ‘ distante dalla reltà’.