E’ un botta e risposta a suon di comunicati stampa quello tra Carlo Masci ed Erika Alessandrini sul mercatino etnico alla stazione di Pescara. Masci parla di “scelte in base all’evoluzione delle dinamiche urbane e sociali”.
Di “scelte in base all’evoluzione delle dinamiche urbane e sociali” parla Carlo Masci replicando alla nota stampa della candidata a sindaco del M5S, Erika Alessandrini, secondo la quale proprio Masci – che oggi manifesta contro il mercatino etnico della stazione- nel 1995 votò a favore della sua sistemazione lì dove domenica è stato inaugurato.
“Quella scelta del 1995 – spiega Masci- è proprio la dimostrazione che io non ho né preconcetti né pregiudizi nei confronti di alcuno, ma agisco in base al contesto. In quel momento storico, quella era la scelta giusta; oggi, invece, come ho sempre ribadito, la scelta di collocazione del mercato nel sottopasso è sbagliata dal punto di vista sociale ed economico. La vera integrazione si fa inserendo gli ambulanti all’interno dei mercati rionali, non creando ghetti. La cara Erika non conoscendo la storia non ha soluzioni, improvvisa soltanto, ma il tempo le insegnerà a capire che ogni scelta è figlia del suo tempo. Dobbiamo guardare avanti trovando le soluzioni più adatte al momento storico. In quel periodo c’era all’opposizione Glauco Torlontano, un altro gigante: le decisioni giuste per il bene della città si prendevano insieme”.