Un gruppo di lavoratori di una casa di riposo, i commercianti del centro città, la sorella di Anna Carlini, esponenti del centro destra pescarese: più polemiche che sorrisi ieri per l’inaugurazione del mercatino etnico della stazione.
I lavoratori della casa di riposo ‘Fraternità magistrale’ con uno striscione contro monsignor Valentinetti; molti commercianti del cento città con le vetrine buie in segno di protesta; Isabella Martello con la deposizione di un mazzo di fiori in quell’angolo di mercatino dove le hanno ucciso la sorella Anna Carlini; esponenti del centro destra cittadino con un volantinaggio di contestazione: più polemiche che sorrisi ieri a Pescara per l’inaugurazione del mercatino etnico della stazione. Un taglio del nastro, quello di Alessandrini e assessori, che ha visto protagonista certamente la folta comunità senegalese ma anche le altre facce di questa inaugurazione. I commercianti etnici, dopo tre anni, potranno da oggi godere di uno spazio tutto loro appositamente studiato e realizzato dall’amministrazione Alessandrini. Di contro c’è chi vede in quel luogo e in questa scelta un’offesa alla città, al suo commercio e a chi in quel sottopasso ha perso una sorella brutalmente violentata e uccisa. Sindaco e arcivescovo hanno parlato di ‘ esempio di integrazione’ e di un ‘ luogo finalmente legalizzato’, i commercianti del centro cittadino hanno spento molte vetrine in segno di protesta. Sindaco e arcivescovo hanno salutato con soddisfazione la realizzazione del mercatino, i lavoratori della casa di riposo ‘Fraternità magistrale’ hanno contestato Valentinetti con uno striscione immediatamente rimosso dalla Digos. Sindaco e arcivescovo hanno ricordato l’importanza dell’integrazione tra popoli e culture, Isabella Martello ha deposto un mazzo di fiori raccogliendosi in commossa preghiera nell’angolo maledetto in cui la sorella Anna Carlini è stata uccisa due anni fa. Tanta, invece, la gioia degli ambulanti: 100 posti a loro disposizione che per ora verranno occupati in 70 circa.