Belgio, arrestato un teramano ricercato per una condanna. Per sfuggire a una condanna si nascondeva sotto mentite spoglie nella citta belga di Liegi. Si tratta di Cristian Cascini, 44 anni, nato ad Atri, arrestato dalla polizia belga, in strettissima collaborazione con il Servizio Interpol, il Servizio Centrale Operativo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e la squadra Mobile della Questura di Pescara, perche’ destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso lo scorso novembre dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di L’Aquila.
L’uomo, che deve scontare una pena di poco inferiore a 9 anni di reclusione (per una serie di estorsioni commesse nel 2005/2006 e per il reato di maltrattamenti in famiglia, consumato nel 2012 in danno del proprio figlio minorenne) ha tentato di sottrarsi alla cattura riparando in Belgio, dove si e’ dato alla latitanza, riuscendo a muoversi indisturbato grazie anche ad un documento d’identita’ abilmente contraffatto. Sulle sue tracce si e’ pero’ messa subito la squadra Mobile di Pescara, che coordinata dalla Procura Generale dell’Aquila, ha avviato una complessa attivita’ investigativa, nel corso della quale sono stati pedinati conoscenti e familiari di Cascini e sono state effettuate ulteriori attivita’ tecniche. In particolare i poliziotti, seguendo quotidianamente gli spostamenti della moglie del 44enne, hanno scoperto che la donna si e’ imbarcata su un volo diretto in Belgio per raggiungere il marito, costretto a sottoporsi all’estero ad intervento chirurgico. La donna e’ rimasta in Belgio per due settimane. Gli accertamenti condotti a ritmo serrato, grazie alla cooperazione internazionale con la polizia belga, hanno quindi consentito di localizzare con certezza Cascini nella citta’ di Liegi. E ‘ stato quindi emesso dalla Procura Generale di L’Aquila un mandato di arresto europeo, provvedimento necessario per poter procedere alla cattura anche in altro Paese aderente all’Unione Europea e richiedere di conseguenza l’estradizione in Italia. La polizia di Pescara ha fornito ogni informazione utile ad individuare con certezza Cascini, trasmettendo anche le sue foto e le impronte digitali. Lo scambio di informazioni investigative ha cosi’ permesso di porre fine alla latitanza dell’uomo, che, nonostante fosse in possesso di una Carta d’Identita’ italiana falsificata, e’ stato riconosciuto e tratto in arresto a Liegi, dove era in procinto di affittare un’abitazione e aprire un ristorante per trascorrere, lontano da occhi indiscreti, la sua nuova vita da uomo libero. Nei prossimi giorni Cascini sara’ estradato in Italia dove scontera’ la sua condanna.