Tornano al Munda, il polo museale dell’Abruzzo, due capolavori, manufatti eccezionali provenienti da Campovalano in provincia di Teramo.
Si tratta della transenna lucifera della prima metà del IX secolo e della lastra con Cristo in maestà tra gli angeli della fine del XII, opere di eccezionale valore esposte fino all’aprile del 2009 all’interno del Castello dell’aquila. Le due opere sono state ospitate nell’ambito di una mostra nella Reggia di Venaria e oggi sono tornate finalmente a casa.
I due rilievi lapidei sono stati restaurati accuratamente dopo essere stati sottratti alla polvere e alle macerie del Castello cinquecentesco danneggiato dal terremoto con la direzione dei lavori di Lucia Arbace, dirigente del munda. La transenna lucifera, per le dimensioni ragguardevoli (pesa 400 kg) e la quasi totale integrità con cui è giunta a noi, costituisce un unicum tra gli arredi scultorei di epoca altomedievale conservati nel territorio regionale. L’altra opera, invece, è una delle poche testimonianze superstiti dell’arredo scultoreo della chiesa di San Pietro a Campovalano di Campli.
Un’occasione quella della ritorno a casa delle due opere anche per fare il bilancio dei visitatori del Munda nel 2018, e l’appello di Arbace a valorizzare di più la zona delle 99 Cannelle e della Rivera da cui prese le mosse la fondazione della città.
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