“La conversione in legge del decreto terremoto era il banco di prova, un passaggio atteso da categorie, sindacati, dal territorio in generale”, così il deputato aquilano del Pd, Stefania Pezzopane.
Lo ha detto in una conferenza stampa nel fare il punto sui lavori parlamentari che l’hanno vista presentare diverse proposte di modifica, “nell’interesse delle popolazioni dei crateri 2009 e 2016/2017”. Pezzopane ha parlato di “situazione imbarazzante” riferendosi all’atteggiamento del Governo e della maggioranza ‘giallo verde’. “Il provvedimento nasce come sviluppo dell’ultimo atto del governo Gentiloni che sul finire del mandato aveva provveduto a disporre proroghe per questioni urgenti, come i mutui, le misure relative all’emergenza, la scadenza per la restituzione delle tasse per le imprese del cratere aquilano”, ha spiegato il deputato.
E sull’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, da parte della delegazione aquilana, sulla restituzione delle tasse sospese nel cratere da parte di imprese e professionisti, Pezzopane ha spiegato che:
“Il Governo ha deciso di approvare solo un’altra proroga. Nei miei emendamenti proponevo una interpretazione autentica della legge italiana, che approvata nel 2011 avrebbe innalzato il de minimis a 500mila euro risolvendo gran parte dei problemi delle imprese del nostro territorio. Il problema nasce dal fatto che quella norma fu pubblicata nel 2012 quando il de minimis era a 200mila euro. È chiaro che da parte mia c’è disappunto per la bocciatura dell’ emendamento, ma almeno posso prendere atto che nell’ambito del dialogo tra il Tavolo e il sottosegretario Giorgetti è stato riconosciuto che occorre lavorare proprio sulla norma italiana”.