L’indice Rt medio in Italia è pari a 1.06 mentre quello della regione Abruzzo è 0,96. Lo ha comunicato l’Istituto Superiore della Sanità nell’odierno monitoraggio. L’Abruzzo resta in zona arancione ma aumentano i comuni con restrizioni più severe.
L’indice di contagio RT a livello nazionale torna sopra 1 dopo sette settimane. Alcuni governatori di Regione, intanto, anticipano l’ordinanza del ministro Speranza ed annunciano il cambio di colore. Sono 378.463 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 339.635. Il tasso di positività è del 6,3%, in calo di 0.4 rispetto al 6,7% di ieri.
“Il dato dell’Rt a due settimane mostra che il nostro Paese ha superato l’1, questa non è una buona notizia perché è un indicatore di crescita dell’epidemia e l’obiettivo a livello Paese e di Regioni e Province autonome è riportarlo rapidamente sotto l’1, ma quasi tutte le regioni sono con l’Rt sopra l’1 anche se con il livello più basso dell’intervallo di confidenza in alcuni casi sotto l’1. È un dato molto importante e un segnale rilevantissimo di necessità di adozione tempestiva di misure di mitigazione a livello nazionale e anche a livello regionale”. ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore sanità Silvio Brusaferro, sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia. “La variante inglese è largamente circolante come maggioritaria nel nostro Paese”.
Migliora invece l’indice dei contagi Rt in Abruzzo che, sempre secondo quanto reso noto dall’ISS è 0,96. Con questa situazione l’Abruzzo potrebbe essere collocata tra le regioni italiane in zona gialla. Mentre prosegue l’aumento dei ricoveri nella nostra regione. Le terapie intensive, come accade ormai da giorni, raggiungono un nuovo record: 87 i pazienti in rianimazione, mai erano stati così tanti. Sono due in più rispetto a ieri, al netto di decessi, dimissioni e cinque nuovi accessi. Il tasso di occupazione dei posti letto è pari al 41,4%, a fronte di una soglia di allarme del 30%. Nel complesso i pazienti ospedalizzati passano dai 736 di ieri ai 744 di oggi. In area medica ci sono 657 persone (+6). In questo caso il tasso di occupazione dei posti letto è pari al 44,2%, a fronte di una soglia di allarme del 40%. Gli altri 12.372 attualmente positivi (+29) sono in isolamento domiciliare. Fortissima la pressione sugli ospedali, soprattutto a Pescara, dove il Covid Hospital è ormai al completo da giorno e fa fatica a gestire i tanti pazienti che arrivano quotidianamente.