Il Consiglio comunale approva il quarto aggiornamento al Dup. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando del progetto di riqualificazione delle aree di risulta della ex stazione ferroviaria. Il Pd: “Approvato il progetto della Giunta Alessandrini”.
Il Consiglio comunale, riunitosi questa mattina in videoconferenza, ha approvato l’annunciato aggiornamento al Documento unico di progettazione (DUP) riguardante l’intervento di riqualificazione delle aree di risulta della ex stazione ferroviaria di Pescara. Un passaggio obbligato, che rimodula il Programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023, per procedere al bando europeo necessario a individuare il soggetto che realizzerà le opere che in quell’area – cuore pulsante di Pescara – sono destinate a cambiare il volto della città rendendola più moderna e attrattiva, in grado di offrire servizi a beneficio di una mobilità green ed ecosostenibile.
La proposta di delibera, riguardante il progetto di fattibilità tecnica ed economica del progetto, è passata con 23 voti favorevoli e 4 contrari. Un intervento che presenta un quadro economico complessivo da 56 milioni di euro e un finanziamento pubblico da 15,9 milioni di euro, ripartito nella realizzazione di opere nei seguenti ambiti: un grande parco centrale da 66mila metri quadrati, il secondo più grande del capoluogo dopo la pineta dannunziana, con fontane ed elementi di pregio per l’arredo urbano; parcheggi a silos e parcheggio interrato, per una dotazione di circa 2500 posti auto per la sosta; un’area commerciale; un’area residenziale; infrastrutture di viabilità e trasporto consistenti in una strada urbana “verde” di quartiere, in una pista ciclabile di riconnessione e di completamento di quella esistente, oltre a un passaggio pedonale di collegamento tra il parcheggio interrato e la stazione; un nuovo terminal bus, con 20 stalli per le linee extraurbane e 15 per i bus urbani, con relativi locali e strutture di servizio.
Il voto dell’assemblea – ha detto il sindaco Carlo Masci – rappresenta il via libera definitivo alla procedura. Nei prossimi giorni il bando europeo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e da quel momento ci saranno 5 mesi per individuare l’operatore economico che procederà alla realizzazione delle infrastrutture in progetto. Raggiungiamo quindi un altro dei punti fondamentali del programma di governo che ho presentato due anni fa agli elettori. In un momento così importante per Pescara, mi fa piacere ricordare le figure di Carlo Pace, Nino Sospiri e Lucio Candeloro che molto si batterono affinché quelle aree dismesse della ferrovia divenissero patrimonio pubblico di Pescara. Senza la loro azione non saremmo qui oggi, dopo decenni di impegni e annunci caduti nel vuoto, a celebrare un evento di rilevanza storica così importante per la visione che abbiamo della città e per il futuro delle nuove generazioni>.
PESCARA. PARCO CENTRALE, IL PD: “APPROVATO IL PROGETTO DELLA GIUNTA ALESSANDRINI, IL CENTRODESTRA HA CAMBIATO IDEA”
Due anni dopo aver attaccato frontalmente il progetto in Consiglio Comunale nel 2018, oggi il centrodestra ha approvato il progetto del Parco Centrale nato con la giunta Alessandrini.
“Per noi è una enorme soddisfazione, viene premiato il lavoro del centrosinistra con il grande parco di oltre sei ettari nel cuore della città” spiegano i consiglieri comunali dei gruppi Partito Democratico Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo e della Lista “Sclocco Sindaco” Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli, “una scelta aspramente contrastata dal centrodestra, che presentò migliaia di emendamenti perché giudicava letteralmente ‘folle’ l’idea di un parco di sei ettari nel cuore della città. Come ammesso invece dal sindaco Masci, tutte le caratteristiche del verde sono rimaste quelle del progetto iniziale, tanto che il comitato Via non ha ritenuto di dover esprimere un altro parere. Gli esponenti del centrodestra dovrebbero chiedere scusa ai pescaresi per aver fatto perdere loro due anni di tempo, e anche ai commercianti del centro che sono stati fomentati ed aizzati contro un piano tariffario dei parcheggi che, oggi, è rimasto sostanzialmente lo stesso. Vogliamo solo sperare che le bizzarrie introdotte last minute, come la pista da sci all’aperto, non scoraggino gli investitori, ma siamo soddisfatti perché a distanza di due anni il centrodestra ha cambiato radicalmente idea e sposato il progetto del Parco centrale voluto dal centrosinistra. Spiace che, per abbattere di appena due anni la durata di concessione del parcheggio al privato che scende da 20 a 18 anni, e per una riduzione delle tariffe giornaliere di pochi centesimi, sono stati bruciati circa 10 milioni che dovevano essere utilizzati per realizzare l’infrastruttura culturale che avrebbe dato anima e respiro alle funzioni relazionali del nuovo centro della città. Una occasione persa per modeste ragioni di propaganda”.