Nel 2019 sono state 46 le nuove aziende associate a Confindustria Chieti Pescara, per un totale di 1800 nuovi dipendenti rappresentati.
A fine novembre si è tenuta la prima edizione di Connext, giornata unica in Abruzzo dedicata al Business matching, con oltre 1000 partecipanti tra imprenditori, manager e startupper, 250 aziende e 640 incontri B2B: con 13 regioni coinvolte e oltre 300 aziende su una piattaforma web creata su misura, un marketplace virtuale che resterà online ancora per mesi, offrendo agli iscritti un servizio innovativo per continuare a fare business.
Sono solo alcuni dei dati ricordati da Confindustria Chieti Pescara alla fine di un anno, si legge in una nota, “ricco di risultati”. “Compito della nostra associazione non è solo amministrare e governare, ma realizzare, rendere concreti progetti, sogni e speranze – dice il presidente, Silvano Pagliuca – L’augurio è di continuare a incidere positivamente sulla realtà, diventando strumento fondamentale per portare il contributo di tutta l’imprenditoria allo sviluppo e al benessere dell’intera società”. L’anno che sta per concludersi, prosegue la nota, è stato impegnativo sotto il profilo della rappresentanza e della tutela degli interessi delle aziende associate, dell’elaborazione di soluzioni a problemi economici, sindacali e di carattere generale. L’impegno costante è finalizzato a creare un contesto ambientale il più possibile favorevole al consolidamento e allo sviluppo della piccola e media impresa, a cui si affiancano aziende leader nei mercati che costituiscono motivo di orgoglio e prestigio per l’intera area di riferimento.
“C’è già la data del prossimo Connext – annuncia il direttore generale, Luigi Di Giosaffatte – il 23 ottobre 2020. Ed è pronto il Progetto Ecosistema Innovativo, in collaborazione con l’Università D’Annunzio, per dare vita a un osservatorio che rileverà le azioni innovative delle imprese del territorio con una tecnologia centrata sulla semantica e una banca dati intelligente con web app”. Confindustria sa che efficienza, innovazione e sostenibilità sono le priorità sulle quali si focalizza larga parte dell’attenzione delle imprese, e in queste l’applicazione del Blockchain può fare la differenza. La funzione primaria del Blockchain è certificare le transazioni attraverso una sorta di libro contabile condiviso e sicuro, composto da blocchi di dati che le memorizzano: per essere consolidato all’interno di un blocco, ogni dato, e poi ogni blocco, prima di essere inserito nella cosiddetta “catena” viene sottoposto a un processo di validazione al termine del quale diviene immodificabile. “La tecnologia Blockchain punta a certificare la filiera del Made in Italy – spiega Pagliuca – pensiamo solo alla sua applicazione nel mondo del manifatturiero e della moda, ma anche nell’agroalimentare. Confindustria Chieti Pescara porta avanti questo progetto che immette un altissimo grado di sicurezza nel processo produttivo e rivoluziona in positivo diversi settori d’interesse. Innovazione del pensiero e innovazione tecnologica per una nuova cultura quale unico motore di ripresa economica. Per guardare al nuovo anno con la serietà e l’impegno che contraddistingue la nostra associazione”.