E’ stato sentito come testimone in Procura a Pescara il Presidente della Regione Marco Marsilio, nell’ambito dell’inchiesta sulla gara da 11 milioni di euro della Asl di Pescara, per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere.
“Sono stato chiamato come persona informata dei fatti e neanche lontanamente sfiorata dall’ombra appunto di un dubbio rispetto alla correttezza dei miei comportamenti e quindi della Regione che rappresento e in questa veste ho fornito tutte le informazioni di cui potevo disporre, almeno di quelle di cui dispongo”.
Così il presidente della Regione Marco Marsilio all’uscita da Palazzo di Giustizia a Pescara dopo essere stato ascoltato nel pomeriggio per due ore dai Pm della Procura della Repubblica di Pescara Luca Sciarretta e Anna Benigni come testimone nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti da 11 milioni di euro per l’affidamento della gestione di residenze per disabili psichiatrici alla cooperativa “La Rondine” da parte della Asl di Pescara.
Il presidente della Regione ha poi aggiunto che “E’ stato un colloquio molto cordiale, costruttivo e collaborativo. Abbiamo garantito sin dall’inizio che la Regione avrebbe collaborato con la magistratura per fare luce sui fatti. Ho raccontato le cose che potevo conoscere intorno alla vicenda che riguarda appunto il dottor Sabatino Trotta. Naturalmente – ha detto ancora Marsilio – non posso dirvi quali sono i contenuti delle domande perché la procedura è questa. Il verbale di questo colloquio è secretato quindi non sono autorizzato a riverlarne i contenuti. Posso solo dire che c’è stato un colloquio molto sereno, cordiale e con grande spiriro di collaborazione.Sorpreso dalla convocazione? Io sono stato molto sorpreso di quello che è accaduto a Sabatino Trotta il resto viene da sé. Ho detto con molta chiarezza sin dal primo momento che con Sabatino Trotta avevo stretto un’amicizia umana e personale e mi ferisce molto scoprire che Sabatino Trotta magari non era la persona che avevo conosciuto ma un altro Sabatino Trotta. Stiamo appunto collaborando assolutamente per questo. Non è mai divertente né piacevole essere coinvlti in vicende simili, ma penso che sia doveroso per ogni cittadino e tanto più per chi rappresenta e tutela le istituzioni darsi da fare e collaborare con pienezza con tutte le proprie forze perché appunto si faccia luce e si garantisca trasparenza, giustizia in tutti i sensi”.
Intanto i 600 dipendenti della cooperativa La Rondine manifestano “la loro preoccupazione e la volontà di proseguire per assicurare servizi essenziali ai 10 mila assistiti”. “Abbiamo subito provveduto a nuove nomine nel Cda e abbiamo anche avviato un’azione disciplinare interna“, puntualizza il neo presidente Alberto Giuliani.
In una nota il Direttore generale della Asl di Pescara, Vincenzo Ciamponi, ha voluto sottolineare che “la sottoscrizione del contratto con la Cooperativa “La Rondine” come legale rappresentante pro-tempore, è avvenuta unicamente a seguito dell’istruttoria condotta e condivisa dagli Uffici Aziendali competenti e previa consultazione con il legale di fiducia dell’Azienda”.