Hanno chiesto di essere ascoltati dai magistrati, nell’ambito dell’inchiesta sul sistema Gran Sasso, il presidente dimissionario della Ruzzo Reti, Antonio Forlini, e il responsabile dell’Unità operativa di esercizio della Ruzzo Reti, Ezio Napolitani, indagati insieme ad altre otto persone, tra cui i vertici di Infn e Strada dei Parchi, per inquinamento ambientale.
Se il presidente dell’ Infn Fernando Ferroni ha annunciato la presentazione di una memoria difensiva, i due rappresentanti della società acquedottistica compariranno davanti ai pm il 28 e il 29 novembre, con l’obiettivo di chiarire la propria posizione. A far partire le indagini erano stati i vari sversamenti di sostanze inquinanti registrate nel tempo, con gli accertamenti svolti in questi mesi che avrebbero fatto emergere un costante pericolo di inquinamento della falda acquifera. Secondo l’accusa, come si legge nel capo di imputazione, tutti gli indagati, “ciascuno tenendo nei rispettivi ambiti di competenza le condotte colpose di seguito specificate, abusivamente cagionavano o non impedivano ed, in ogni caso contribuivano a cagionare o a non impedire un permanente pericolo di inquinamento ambientale e, segnatamente, il pericolo di compromissione o deterioramento significativo e misurabile delle acque sotterranee del massiccio del Gran Sasso”.