Quella del 10 febbraio è una data infelice per le elezioni regionali in Abruzzo, meglio il rinvio: l’appello arriva da due sindaci, Paolo Federico (Navelli) e Maurizio Bucci (Gamberale).
Il sindaco di Navelli, Paolo Federico, è intervenuto sulla data del voto, a suo dire troppo ravvicinata e condizionata dai rigori invernali. Federico, che si è espresso anche a nome di altri sindaci dell’aquilano, ha spiegato:
“Occorre agevolare la partecipazione democratica al voto rinviando la data delle elezioni in Abruzzo. Crediamo che la data del 10 febbraio non sia la migliore per chiamare al voto gli elettori della nostra regione. Per capirlo basta vedere la mole di disagi per gli spostamenti che le persone stanno affrontando in queste ore nelle zone montane, proprio a causa di neve e ghiaccio. Condizioni meteo che potrebbero essere avverse anche nella vicina data per le elezioni regionali del 10 febbraio. Per questo siamo a chiedere uno slittamento in avanti della data e rendere più agevole il diritto di voto. Rivolgiamo un appello alle istituzioni affinché si punti ad un rinvio delle elezioni regionali, a decretare un risparmio per le casse pubbliche e si lavori per facilitare la partecipazione democratica, altrimenti si rischia di avere un ulteriore aumento della percentuale dei non votanti. Un fenomeno, quest’ultimo, in continua crescita e che rischia di minare la nostra democrazia. Anche per questo siamo convinti della necessità di un rinvio della data di elezioni regionali”.
Federico sollecita l’accorpamento delle votazioni regionali con quelle europee, previste a fine maggio, per risparmiare sei milioni di euro e soprattutto per evitare che i seggi non siano raggiungibili a causa della neve.
Anche per il primo cittadino di Gamberale, Maurizio Bucci, la data del 10 febbraio è “inconcepibile”:
“Come preannunciato il vero inverno è arrivato in Abruzzo portando con sé numerosi disagi: trovo inconcepibile la decisione di Lolli di mandare al voto gli abruzzesi il 10 febbraio. In qualità di sindaco di Gamberale, Comune che dopo nemmeno 24 ore di precipitazioni è sommerso da oltre un metro di neve, trovo sia una scelta scellerata quella di non accorpare le elezioni regionali con quelle del 26 maggio per il rinnovo del Parlamento Europeo. “Lolli, da abruzzese, avrebbe dovuto conoscere le difficoltà che i Comuni montani si trovano a fronteggiare durante l’inverno, e prendere dunque una decisione più saggia. Mi auguro che il ministro dell’Interno Salvini durante il suo imminente tour in Abruzzo faccia visita soprattutto nell’entroterra, per comprendere in prima persona le difficoltà, e dunque l’impossibilità di un voto nel pieno rigido inverno abruzzese”.
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GIUSTISSIMO LO SPOSTAMENTO PER IL GRANDISSIMO DISAGIO, SPECIE DELLE PERSONE NEI PICCOLI CENTRI CHE SONO STATI ABBANDONATI DALLA ISTITUZIONE REGIONE.