A 10 anni dal sisma che ha devastato L’Aquila, i lavoratori del call center del Cup della Asl sono ancora in un container. Ginnetti della Uil: “Basta promesse! La Asl velocizzi le procedure per trovare nuovi locali”.
“Nonostante le promesse dell’azienda sanitaria, i dipendenti del call center del Centro unico prenotazione della Asl n°1 Avezzano Sulmona L’Aquila lavorano ancora all’interno di un container, collocato all’ospedale San Salvatore: sistemazione rimasta provvisoria dal terremoto del 2009”. Il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti torna a lanciare l’allarme per i 40 dipendenti del call center del Cup che da 10 anni ormai lavorano in condizioni precarie all’interno di un container rovente in estate e gelido in inverno.
“In occasione della conferenza stampa dello scorso agosto di presentazione dei nuovi locali del servizio vaccinazioni che ospiteranno anche quelli del call center, si era annunciato che in poco tempo la situazione si sarebbe sbloccata e invece sono trascorsi altri 5 mesi”, ha aggiunto Ginnetti. “In questi giorni di gelo è ancora più urgente la necessità di dare una collocazione dignitosa a questi lavoratori che da anni operano con temperature proibitive e oggi lavorano in condizioni precarie perché alcune delle strumentazioni sono state già spostate nei nuovi locali. Alla piena disponibilità del manager Rinaldo Tordera, che da sempre ci ha garantito azioni concrete volte alla risoluzione della vicenda, non corrisponde purtroppo la solerzia di un ufficio tecnico, caratterizzato invece da una grande lentezza nell’espletamento delle procedure. La Uil Fpl è vicina ai 40 dipendenti da sempre e chiede una risoluzione immediata di una situazione che si trascina ormai da troppo tempo”.