L’ex sindaco di Vasto Luciano Lapenna e la sua giunta sono stati assolti perché il fatto non sussiste, in relazione alla contestazione di abuso di ufficio per le manifestazioni estive del 2013.
A deciderlo è stato il Gup del Tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, che, al termine dell’udienza preliminare, ha prosciolto tutti e nove gli imputati. Con il presidente regionale dell’Anci, che si era detto tranquillo fin dall’avvio dell’inchiesta, rinunciando persino all’eventualità della prescrizione, escono dal processo anche i suoi assessori dell’epoca (Vincenzo Sputore, Nicola Tiberio, Lina Marchesani, Anna Suriani, Mario Olivieri e Gino Masciulli). Sotto accusa erano finiti anche il dirigente comunale, Lino D’Annunzio e l’agente di spettacolo, Nando Miscione.
La Procura di Vasto, che aveva chiesto l’archiviazione del caso, era chiamata a far luce sull’affidamento diretto dell’incarico e al budget da 170 mila euro affidato all’agenzia Muzak di Vasto, senza che ci fosse stata l’evidenza pubblica, invece ritenuta necessaria secondo un esposto, quando l’appalto supera il tetto di 40 mila euro. Circostanza, questa, motivata invece allora dall’urgenza, visti i tempi ristretti per l’organizzazione degli eventi, dal risparmio rispetto all’anno prima e dal bilancio non ancora approvato (si andava avanti per dodicesimi di spesa).
A denunciare sindaco e giunta era stato il promotore di eventi e spettacoli Stefano Comparelli, che non si è costituito parte civile, il quale riteneva irregolare la condotta dell’amministrazione comunale.