Il candidato alla presidenza della Regione Abruzzo, Giovanni Legnini, sostenuto da una coalizione di liste civiche e dal centrosinistra, annuncia che, in caso di vittoria, l’ex assessore di centrodestra Mauro Di Dalmazio farà parte della sua giunta.
L’annuncio è stato dato questa mattina a Pescara, nella sede del comitato elettorale di via Piave, dove sia Legnini che Di Dalmazio si sono soffermati sulle ragioni che li hanno portati a condividere un percorso partito da origini differenti. Legnini, nel criticare quella che chiama “l’invasione dei vicepremier”, ha detto:
“A differenza di altri, che arrivano da fuori mettendo in ombra i candidati, noi ci rivolgiamo direttamente agli abruzzesi con un progetto che ha il coraggio di rompere gli schemi e di cui Di Dalmazio è co-fondatore. Per questo, se diventerò presidente della Regione, indicherò Mauro Di Dalmazio come assessore esterno della mia giunta, anche se ruolo e funzioni sono ancora da definire”.
Mauro Di Dalmazio, nel sottolineare come quello di Legnini sia un progetto reale e rivoluzionario, ha parlato di superamento di vecchi schemi (centrodestra e centrosinistra) e di sintesi tra le reciproche differenze”. Di Dalmazio ha anche spiegato le ragioni della sua scelta di non candidarsi: “Non mi interessa il paracadute, condivido il progetto”.
“Vorrei dire agli abruzzesi e ricordare che i quattro tribunali abruzzesi di Vasto, Avezzano, Lanciano e Sulmona sono oggi ancora in vita grazie ai miei emendamenti e alla battaglia che feci con forza e convinzione, anche con il parere contrario del ministro Severino del Governo Monti”, ha dichiarato il candidato presidente Giovanni Legnini. “Ora ci dicessero che cosa vogliono fare gli altri, e soprattutto Lega e M5S, di questi tribunali”.