Zona Economica Speciale, imprese e sindacati scrivono al Ministro Provenzano. Con reti Ten-t e portualità in gioco il futuro della regione.
Approvare ed avviare «nei tempi più brevi possibili» la Zona Economica Speciale, ma anche imprimere una accelerazione ad altri nodi strategici per il futuro dell’Abruzzo, come sviluppo delle reti “Ten-t” e “Trasversalità est-ovest”, che vuol dire futuro dei porti abruzzesi. E’ la richiesta inviata ieri, con una lettera al ministro per la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano, da sedici sigle regionali, tra associazioni d’impresa e sindacati dei lavoratori: Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, Ugl.
All’esponente del Governo Conte, i firmatari del testo ricordano come da «diversi anni le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali puntino al rilancio della strategia sulle reti trans-europee di trasporti, a partire dal corridoio “Ten-t” che riguarda l’Abruzzo, ed all’effettivo avvio della Zes. Strategie che si rendono necessarie, oggi più che mai, in una fase storica in cui si stanno ridefinendo a livello europeo i sistemi viari e infrastrutturali che introdurranno anche l’Italia nel futuro».
In questa ottica, rammentano ancora a Provenzano i firmatari, «il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in varie occasioni si è dichiarato favorevole all’immediato avvio della ZES ed al completamento di una trasversalità est-ovest pur sotto l’egida dell’Autorità portuale di Ancona. Visione riportata anche nel Documento di economia e finanza regionale e nel recente accordo sottoscritto con il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico Centrale che punta a riconoscere come esclusivo corridoio trasversale del Centro Italia quello corrente tra Civitavecchia–Ortona».
Insomma, attorno alla istituzione della Zes ruotano anche altri elementi strategici per il futuro, come quelli legati all’assetto dei porti regionali: Anche il Porto di Vasto, benché classificato come “regionale”, ha in programma un intervento infrastrutturale di 12 milioni di euro di cui tuttavia, ad oggi, non si hanno notizie certe su tempi di avvio e chiusura dei lavori. Investimenti cui si aggiungono altri 15 milioni di euro di fondi previsti dal Gruppo Ferrovie per portare il binario fino alla banchina di levante, che sarà ampliata dagli attuali 60 a 85 metri».
Dunque, si fa più che mai stringente per l’Abruzzo, «anche alla luce dei tempi stretti dettati dall’agenda europea», imprimere «ora più che mai un colpo di acceleratore per arrivare a un traguardo importante per il quale si è lavorato a lungo. Un traguardo che soprattutto nel post emergenza Covid potrebbe contribuire al rilancio economico della nostra regione, oltre che a porre le basi per uno sviluppo delle aree interne della nostra regione. Le reti Ten-T, la Trasversalità Est-Ovest e la Zona Economica Speciale saranno quindi elementi indispensabili per il potenziamento delle infrastrutture portuali, ferroviarie e viarie, e rappresentano il vero progetto strategico della Regione per garantire lavoro e sviluppo per i prossimi anni.