Il Presidente dell’Associazione Guide del Borsacchio, Marco Borgatti, interviene in una nota per sollecitare la messa in sicurezza della Casa Verde nella Riserva naturale di Roseto degli Abruzzi.
Al via la richiesta di aggiornamento della linea di costa per la Casa Verde nella Riserva Borsacchio che oggi rappresenta un pericolo. L’area deve rientrare nel demanio pubblico per la sicurezza di tutti e la tutela dell’ambiente
Al centro della Riserva Borsacchio di Roseto degli Abruzzi persiste un problema. La famosa “Casa Verde” . Un casa del dopoguerra che all’origine era una vera e propria casa di campagna con un vigneto davanti.
“Con il trascorrere degli anni, nel tratto di Cologna e della Riserva Borsacchio, c’è stato un pesante fenomeno erosivo che ha portato quella che cinquanta anni fa era una casa con terreni fronte mare a essere raggiunta e distrutta dal mare. Infatti la casa verde, che sta crollando, ormai non è nemmeno sulla spiaggia, è letteralmente in mare. Il Presidente Borgatti aggiunge ancora che negli ultimi anni , ed in particolare nel 2021, non è possibile nemmeno passare davanti ad essa per via delle onde che arrivano alle mura crollate ed i passanti devono passar dietro di essa per continuare la passeggiata. Correndo pesanti pericoli visti i crolli costanti. Il paradosso è che nelle planimetrie, comprese le recenti del prossimo PAN, la linea di costa demaniale , la spiaggia per intenderci, è ancora ferma a decenni fa. Infatti la “Casa Verde” risulta una casa di campagna con terreni fronte mare per decine di metri prima della spiaggia.
Questo, spiega ancora Borgatti, rallenta la messa in sicurezza ed impedisce ai proprietari ristori. Quindi le Guide del Borsacchio nella prossima settimana completeranno i lavori di richiesta per aggiornare la linea di costa , chiedendo la collaborazione delle principali associazioni ambientaliste ed in particolare del Comune di Roseto degli Abruzzi . La Casa Verde, conclude il Presidente, è nel tratto di maggior pregio della Riserva Borsacchio. Il tratto che racchiude la maggior biodiversità ed ospita specie rare e protette. La spiaggia che tutti percorrono in teoria è, per le cartine un terreno agricolo. E’ opportuno che la realtà sia portata sulle carte ufficiali per consentire la messa in sicurezza di un immobile che di fatto è sulla spiaggia, quindi nel demanio pubblico”.