Turismo abruzzese in ginocchio, le proposte della CNA

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Turismo abruzzese in ginocchio, le proposte della CNA. Le due emergenze legate al maltempo ed al sisma hanno letteralmente messo in ginocchio il comparto turistico abruzzese. Decine e decine le disdette negli hotel delle principali stazioni invernali della nostra regione. Calo di presenze turistiche dell’80%.

La CNA Balneatori ha convocato stamani a Pescara l’assemblea regionale degli operatori del settore per fare il punto della situazione sui danni provocati all’intero comparto turistico dal maltempo e dagli eventi calamitosi delle ultime settimane. Nel corso dell’assemblea, il responsabile nazionale della CNA Balneatori, Cristiano Tomei, ha illustrato le misure necessarie per risollevare le sorti dell’intero comparto. All’incontro ha preso parte tra gli altri anche il Presidente della Commissione Politiche programmi e processi normativi dell’UE, Luciano Monticelli, il quale ha assicurato l’impegno delle istituzioni a tutti i livelli istituzionali.  Sospensione per almeno sei mesi di tutte le imposte nelle zone colpite dalla recente ondata di maltempo. Piano di rilancio dell’immagine turistica dell’Abruzzo, a cominciare dalla montagna, uscita fortemente compromessa dalle tragiche vicende degli ultimi giorni. Messa a punto di piani di emergenza e prevenzione, che devono diventare parte sostanziale della comunicazione rivolta a una vastissima platea. Servono tre mosse per rilanciare le sorti del turismo regionale, ha spiegato questa mattina a Pescara il responsabile nazionale di Cna Balneatori, Cristiano Tomei, nel corso di un’affollata assemblea di operatori turistici; azioni senza le quali l’Abruzzo rischia davvero di veder seriamente compromesse le sue chance nel mercato globale dell’offerta turistica. Perché la combinazione tra neve, gelo, terremoto e disservizi rischia di assestare all’Abruzzo un colpo da cui sarà difficile risollevarsi.

Nella sua introduzione, Tomei non ha certo nascosto l’entità e la natura dei problemi, che hanno colpito in egual misura tanto la costa quanto la montagna e l’entroterra, sottolineando in particolare i gravissimi danni provocati dai disservizi legati alla sospensione di acqua o energia elettrica:

«Perciò, non appena superata la tragica emergenza di questi giorni, che pure ha mostrato il volto migliore di questa terra, con centinaia di operatori impegnati nelle diverse situazioni di crisi, occorrerà mettere mano a provvedimenti urgenti per dare subito ristoro alle imprese colpite e ragionare sul nostro futuro».

Nell’agenda degli operatori turistici della Cna, al primo punto resta così il nodo delle tasse, il cui pagamento va sospeso da parte di imprese che hanno patito disdette delle prenotazioni, chiusura delle attività, voragini nei fatturati. Poi occorrerà un lavoro importante sull’immagine di un territorio uscita malconcia dalle vicende degli ultimi giorni: disservizi e sciagure, rilanciati dal grande clamore mediatico suscitato dalle tragedie che hanno colpito l’hotel di Rigopiano prima, l’elicottero del 118  a Campo Felice, poi, hanno rischiato di trasferire nell’immaginario collettivo l’idea di un territorio da cui è meglio stare lontani. Così, dice la Cna, «occorre lavorare soprattutto sul fronte della sicurezza e della relativa informazione, con strumenti di comunicazione innovativi (mail, messaggistica, “app”) su viabilità e sicurezza delle strade così come sui piani neve. Insieme, ovviamente, alle informazioni legate alla sicurezza e alla gestione delle eventuali emergenze».

Assente all’incontro per motivi istituzionali il vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli, è toccato al presidente della Commissione Politiche, programmi e processi normativi dell’Ue, del Consiglio regionale, Luciano Monticelli – che ha concordato con le proposte di Tomei – indicare agli operatori i prossimi appuntamenti istituzionali per il dopo emergenza. Nelle conclusioni, il direttore regionale della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo, ha rinnovato la richiesta di sospensione delle tasse, oltre a una possibile iniziativa di rivalsa per la mancata erogazione della corrente elettrica nei confronti del gestore.

Quanto alle concessioni demaniali marittime, Monticelli ha annunciato la presentazione di una proposta di legge sul “legittimo affidamento” agli attuali gestori, auspicando l’unificazione con eventuali altri disegni di legge.

Fabio Lussoso: