Maltempo, flagellata anche la costa abruzzese. Il Presidente del Sindacato dei Balneari aderente alla Confcommercio, Riccardo Padovano, afferma “E’ un autentico bollettino di guerra, con danni strutturali agli stabilimenti balneari. Particolarmente danneggiato il lungomare di Francavilla al Mare.
AGGIORNAMENTO ORE 17.30:
La perturbazione che ha colpito l’Italia e l’Abruzzo continuerà anche nelle prossime ore. Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo : sono attesi temporali e piogge localmente anche molto intese e accompagnati da fulmini, grandinate e forti raffiche di vento. Il Dipartimento ha anche valutato una criticità rossa per rischio idrogeologico sui bacini del Pescara e del Tordino Vomano.
Il SIB/Confcommercio Abruzzo interviene duramente per richiamare la politica alle sue responsabilità dopo i gravi danni alle strutture balneari causati dalle violente mareggiate verificatesi in queste ore su tutta la costa abruzzese.
“Come ogni anno, afferma Padovano in una nota, siamo punto e a capo, a causa delle lungaggini burocratiche che di fatto impediscono di proteggere le nostre strutture. Occorre che la regione Abruzzo dichiari lo stato di emergenza, aggiunge ancora Padovano, consentendo gli interventi immediati a difesa della costa e delle strutture balneari”. “Non ne possiamo più dei tempi della politica che da anni ci impediscono di proteggere le nostre strutture nei casi sempre più frequenti di violente mareggiate, come quelle verificatesi in queste ore, che stanno mettendo a rischio anche strade e civili abitazioni. Come ogni anno, puntualmente, in questo periodo ci ritroviamo a parlare delle stesse cose, malgrado i nostri ripetuti appelli alle Istituzioni e malgrado la volontà dei titolari degli stabilimenti balneari di collaborare alla protezione delle strutture mediante barriere radenti o cumuli di sabbia. La situazione è drammatica ovunque, ma i danni più ingenti agli stabilimenti balneari si stanno verificando a Francavilla al Mare, come documentato dalle immagini, dove occorre intervenire con somma urgenza per situare una radente a venti metri dalle strutture a protezione delle stesse, quantomeno per salvare il salvabile. La Regione Abruzzo deve dichiarare lo stato di emergenza e in tal modo superare tutte le pastoie burocratiche che impediscono di intervenire con immediatezza, ricorrendo alla procedura di pronto intervento. Al riguardo chiediamo anche al Presidente D’Alfonso di autorizzare i Comuni ad attingere a quelle risorse già stanziate in bilancio per la difesa della costa. Ricordo che lo scorso anno, di fronte al precipitare degli eventi, come operatori intervenimmo da soli, installando personalmente delle protezioni a difesa degli stabilimenti, prendendoci tuttavia anche delle denunce penali. Ecco perché siamo stufi e arrabbiati, e questa volta la politica ci deve dare risposte immediate e puntuali per evitare che l’esasperazione superi il limite.”