Sisma 2009, sequestrati 500 mila euro nel Teramano

Gli uomini della Guardia di Finanza de L’Aquila hanno sequestrato 500 mila euro ad una società nel Teramano. Secondo la Corte dei Conti la Società avrebbe percepito indebitamente fondi pubblici.

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di L’Aquila, hanno effettuato un sequestro conservativo di circa 500 mila euro nei confronti del rappresentante legale di una societa’ con sede ad Ancarano per aver illegittimamente beneficiato di un contributo pubblico da parte della Regione Abruzzo. La misura e’ stata disposta in seguito ad un provvedimento emesso dal presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti Abruzzo, Tommaso Miele, su proposta del vice procuratore generale dell’Autorità giudiziaria contabile, Massimo Perin. La società in questione aveva partecipato ad un bando indetto dalla Regione Abruzzo conseguendo un contributo pubblico nell’ambito dei fondi comunitari POR FESR 2007 – 2013, destinati ai nuovi insediamenti produttivi, attraverso l’apertura di nuove sedi operative nel cratere colpita dal sisma del 6 aprile 2009. Da una nota della Guardia di Finanza emerge che le indagini svolte hanno però consentito di accertare che la società, già oggetto di accertamenti sulla veridicità delle autocertificazioni rilasciate in sede di presentazione del progetto, non aveva mai ultimato il progetto. La Procura Regionale della Corte dei Conti, condividendo le ipotesi investigative formulate dal Corpo, in considerazione dell’entità dell’importo indebitamente percepito e del possibile rischio di perdita della garanzia patrimoniale, ha richiesto il sequestro conservativo di un fabbricato riconducibile alla società per un valore pari all’importo del contributo.