Prosegue la protesta dei sindaci di Lazio e Abruzzo contro gli aumenti dei pedaggi autostradali su A24 ed A25.
“Stiamo raccogliendo le ultime firme e le delibere approvate nei vari Consigli comunali da consegnare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale rimarcheremo, punto per punto, tutte le nostre istanze in una lettera che a breve gli invieremo, proseguiamo nella nostra azione, non molleremo”. Così Enzo Di Natale, sindaco di Aielli, facendo il punto sulle azioni di protesta contro i rincari autostradali, scattati a inizio anno con un aumento del 12,89% su A24 e A25 che collegano Lazio e Abruzzo, portata avanti da molti rappresentanti locali laziali e abruzzesi. Gli stessi che “oggi pomeriggio si sono riuniti a Carsoli, per gli ultimi aggiornamenti e per raccogliere le firme mancanti sulla missiva per il Presidente della Repubblica”. I sindaci, come anticipato nei giorni scorsi, chiederanno udienza a Mattarella, oltre al parere dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) sulla concessione della società Strada dei Parchi, che gestisce l’ autostrada in questione. “Abbiamo richiesto formalmente l’ accesso agli atti mercoledì scorso, ma prima di 10 giorni non avremo una risposta – sottolinea il primo cittadino – ci stiamo muovendo su tutti i fronti, non escludiamo altri sit-in, ma una cosa è certa, non ci fermeremo”. Oltre 60 amministratori da Abruzzo e Lazio hanno iniziato la mobilitazione il 9 gennaio scorso, con un sit in a Roma e l’incontro con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. La protesta, poi, è andata avanti senza sosta. “È un bel segnale quello che stiamo lanciando a livello nazionale – dice Di Natale – dai Comuni più grandi a quelli più piccoli, fino ad arrivare alle Regioni, tutti si stanno impegnando per trovare una soluzione, nessuno escluso”. Anche sul fronte laziale la protesta prosegue. “Abbiamo finito una riunione di Consiglio comunale proprio oggi, abbiamo fatto nuovamente il punto insieme ai consiglieri per informarli sulle azioni messe in campo”, dice il sindaco di Tivoli , Giuseppe Proietti. “Proseguiremo sulla linea che abbiamo tenuto finora, chiediamo un intervento concreto, l’accesso agli atti e, ovviamente, la sospensione immediata dei rincari. Basta parole e soluzioni tampone, ora pretendiamo concretezza”.