Una chiamata a raccolta del mondo delle istituzioni, degli esperti e della politica, alla quale, però, alla fine hanno partecipato davvero in pochi.
Una Commissione territorio, quella convocata questa mattina per parlare di rischio sismico e prevenzione, alla quale alla fine hanno partecipato i soliti noti: giunta e consiglieri comunali.
Assenti invece sia i rappresentanti della Regione, sia quelli della Provincia. E invece sul piatto questa mattina c’erano quei temi forse troppo a lungo rimandati, e che ora tornano in tutta la loro urgenza in un contesto di movimento sismico che interessa molta parte del territorio aquilano, dalla città sino alla direttrice Pizzoli-Barete-Campotosto: ossia il rischio sismico. Come gestirlo? Come governare il reale pericolo di un nuovo terremoto?
Le scosse di magnitudo superiore a 5.0 del 18 gennaio e lo sciame sismico di Pettino nei giorni scorsi hanno ricordato alle comunità quanto sia fragile l’Abruzzo, che ora conta le ferite di danni e sfollati. Intanto la priorità, all’Aquila, restano le scuole, per le quali gli studenti e i genitori chiedono prima di tutto di conoscere il livello di sicurezza, e poi d’intervenire con l’adeguamento sismico sulle strutture vulnerabili.