Alimentazione dei bus con miscele metano-idrogeno: la società di trasporto pubblico TUA avvia un progetto di ricerca con l’Università dell’Aquila e il CNR-STEMS di Napoli. Il presidente Giuliante: “TUA punta sulla transizione ecologica e studia soluzioni di trasporto innovative nei contesti urbani”.
E’ stato sottoscritto oggi a Pescara dal Presidente della società TUA, Gianfranco Giuliante, e dal Magnifico Rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse, un accordo per la realizzazione di un progetto di ricerca strategico che riguarda l’alimentazione degli autobus dell’azienda della Regione Abruzzo con miscele metano-idrogeno.
“La Regione Abruzzo e la società TUA hanno individuato nella miscela metano-idrogeno un momento di transizione al futuro idrogeno che consentirebbe anche una forma di preparazione per la cittadinanza locale all’uso di tale vettore quale combustibile alternativo” ha dichiarato il Presidente di TUA Gianfranco Giuliante.
“Così oggi, con la firma di questa convenzione, non solo diamo ufficialmente il via al progetto, ma confermiamo anche la grande attenzione dell’azienda verso i temi legati all’ambiente e allo studio di soluzioni di trasporto innovative, ancor più in contesti urbani a forte criticità in tema di qualità dell’aria”.
Come sottolineato nel corso della conferenza stampa dalle parti, lo studio e l’analisi dei dati che verranno fuori dalla sperimentazione dell’impiego sui mezzi esistenti di miscele di combustibile metano-idrogeno, rappresenta una potenziale soluzione di transizione verso un “trasporto green” con autobus alimentati ad idrogeno, che presentano chiaramente grandi vantaggi rispetto all’abbattimento di inquinanti in atmosfera.
“Un aspetto importante della ricerca è rappresentato infine dal fatto che sull’autobus alimentato con miscele metano-idrogeno verrà installato un sistema di misura delle specie inquinanti citate che verranno determinate, quindi, in condizioni di reale esercizio su strada” ha concluso il Presidente di TUA. “Questo aspetto è particolarmente interessante perchè le reali condizioni di guida e di percorrenza dei veicoli condizionano molto le emissioni inquinanti con livelli emissivi molto maggiori di quelli che vengono accettati in condizioni di omologazione. Verranno, quindi, misurate dopo una serie di studi teorici e di messa a punto del motore, le emissioni nelle reali condizioni di guida”.