Abruzzo, divieto di transito alle pecore: accade a Tollo, dove il sindaco Angelo Radica ha emesso un’ordinanza che disciplina il passaggio cittadino delle greggi.
“Settembre andiamo. E’ tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all’Adriatico selvaggio…” ok Vate, purché non passino da Tollo, dove il sindaco Angelo Radica, sfidando il luogo comune che vede l’Abruzzo come terra di pecore e pastori, ha bandito le greggi dal territorio comunale. L’ordinanza è stata adottata a seguito di diverse segnalazioni ricevute da cittadini che lamentavano la presenza di animali nei terreni urbani e periferici, anche vicino alle case. “Greggi di pecore non custoditi che invadono detti terreni in modo arbitrario e incontrollato” si legge nell’ordinanza motivata da ragioni di igiene e tutela della salute pubblica. In particolare, si teme il possibile diffondersi di malattie infettive o di parassiti, per esempio le zecche, e la diffusione di insetti come mosche e zanzare. Un fenomeno che, si legge ancora nell’ordinanza, oltre a determinare situazioni di degrado nella pulizia e nel decoro delle strade, produce anche effetti negativi sulla circolazione dei veicoli e delle persone. Il sindaco Radica ha adottato l’ordinanza per scoraggiare la consuetudine delle greggi vaganti non autorizzate in ambito urbano, sulla base degli articoli di legge che disciplinano la circolazione degli armenti e delle greggi (come l’obbligo di conduzione da parte di almeno un guardiano ogni cinquanta capi). L’ordinanza prevede il divieto di transito nel centro cittadino di pascoli non autorizzati, dal 1° maggio al 31 ottobre. Nel caso di transito autorizzato invece, il pastore dovrà munirsi di apposta strumentazione per rimuovere gli escrementi… ma trattandosi di un gregge e non di un cagnolino, paletta e sacchetto potrebbero non bastare.