E’ l’ennesima fotografia del malcostume italico: prima il danno, poi l’inchiesta (se va bene). Dopo le segnalazioni degli ambientalisti si indaga sulle presunte dune spianate a Vasto.
Aveva fatto molto rumore nei giorni scorsi la presunta spianata a colpi di ruspa delle dune sul litorale vastese, habitat naturale del prezioso (e tutelato) fratino. L’indagine avviata dalla Polizia municipale, sollecitata dall’allarme lanciato dal Wwf, dovrà accertare se è vero che, durante la pulizia dell’arenile in vista dell’estate, sia stato effettivamente danneggiato il sistema dunale nell’area protetta del sito d’interesse comunitario di Vasto Marina. La cosa che forse fa più rabbia è la ragione per cui questi episodi possono ancora verificarsi: l’assenza di cartelli specifici nelle zone off limit. A quanto pare la cartellonistica adeguata potrà essere issata solo quando sarà stato licenziato e approvato il piano d’assetto naturalistico. Nel frattempo al povero pennuto toccherà invece issare bandiera bianca e magari cercare casa altrove, un nido più sicuro dove crescere e moltiplicarsi. Ruspe e bagnanti permettendo.