L’amministrazione Maragno punta a fare di Montesilvano un Comune anti-prostituzione. Numerose le sanzioni elevate negli ultimi mesi dalle forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri.
Ammontano a circa 10.000 euro le sanzioni elevate dalla Polizia locale, 5.500 nei confronti di automobilisti che infrangono il divieto di contrattare con le prostitute, e circa 4.500 nei confronti delle stesse prostitute. Le sanzioni elevate dai Carabinieri ammontano a oltre 4600 euro, tra clienti e prostitute.
“Stiamo ponendo la massima attenzione nella lotta ad un fenomeno – afferma il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno – che rappresenta un grande problema per l’immagine della città e per queste ragazze che vengono sfruttate senza scrupoli e costrette ad una vita fatta di violenze fisiche e psicologiche. Abbiamo sottoscritto da quasi due anni una convenzione con la Comunità Giovanni XXIII che settimanalmente esegue un servizio ad hoc sul territorio per aiutare queste ragazze”.
La Comunità di don Benzi è già riuscita a salvare dieci ragazze che hanno abbandonato la strada e cambiato vita. Di recente uno dei volontari ha illustrato l’attività della Comunità alla commissione consiliare Pari Opportunità del Comune di Montesilvano, guidata dalla presidente Angelita Palumbo. Nel corso della seduta ha raccontato la propria esperienza una delle ragazze aiutate dai volontari, sfuggita al racket della prostituzione e oggi impiegata in lavori saltuari.
“La Comunità – ha detto il sindaco Maragno – riesce a fornire a queste ragazze un’alternativa concreta. Si tratta di una struttura radicata sul territorio nazionale e che sta producendo importanti risultati anche nella nostra città. Proseguiremo ed incentiveremo i controlli della nostra Polizia Locale per cercare di scoraggiare i clienti, come richiesto anche dalla Comunità stessa”.
Su tutto il territorio di Montesilvano è in vigore l’ordinanza comunale che impone il divieto assoluto ai conducenti e agli occupanti di qualsiasi mezzo di trasporto in transito in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici o demaniali di “contrattare, concordare prestazioni sessuali o anche solo chiedere informazioni a chi esercita l’attività di meretricio su strada, o che per l’atteggiamento, l’abbigliamento, o le modalità comportamentali, ne manifesti l’intenzione”. La sanzione prevista è di 450 euro.
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